Scuole belle e funzionali
In tema di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca, alla Camera, abbiamo approvato il disegno di legge di conversione del decreto che contiene disposizioni urgenti, sempre a proposito del grande provvedimento cosiddetto delle “Scuole belle”. Si tratta del decreto legge, che, come forse ricorderete, ha avuto il via libera a marzo, e che prevede fondi aggiuntivi per l’edilizia scolastica, l’assunzione di docenti, la formazione superiore e i fondi per la ricerca, i bonus per acquisti culturali.
Tra i punti principali lo stanziamento di ulteriori 64 milioni di euro per l’anno 2016; l’assunzione dei docenti ancora inseriti nelle graduatorie di merito relative al concorso del 2012 per la scuola dell’infanzia in regioni diverse da quella per cui hanno concorso; l’intervento finalizzato a garantire il tempestivo pagamento delle somme spettanti al personale della scuola per incarichi di supplenza breve e saltuaria; un incremento di 8 milioni di euro dei compensi ai commissari del concorso per docenti; lo stanziamento di 3 milioni di euro annui, a decorrere dal 2016, necessari alla stabilizzazione della Scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute (Gssi). Viene, inoltre, estesa a tutti i residenti in Italia che compiono 18 anni nel 2016 – dunque, anche a cittadini di Paesi extra europei, in possesso del permesso di soggiorno in corso di validità – la card per acquisti culturali, dell’importo massimo di 500 euro, istituita dalla legge di stabilità 2016. È prevista, infine, una nuova modalità di calcolo dell’Isee relativo ai nuclei familiari con componenti con disabilità.
Un Settore sempre più partecipato
E sempre in materia “sociale”, questa settimana, abbiamo dato il via libera alla Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Un intervento globale e organico che arriva dopo quelli degli ultimi anni che hanno inciso su aspetti specifici del mondo no profit, dalle associazioni di volontariato alle onlus, fino al servizio civile nazionale.
Obiettivo della legge è creare un sistema che favorisca la partecipazione attiva e responsabile delle persone, valorizzando il potenziale di crescita sociale e occupazionale presente nel campo dell’economia sociale. La norma delega il Governo a varare nei prossimi 12 mesi i decreti legislativi con cui procedere con la riforma generale.
Tra le novità, vi saranno la stesura di un Codice del Terzo settore, contenente le disposizioni generali applicabili a tutti gli enti, la definizione delle forme e delle modalità di organizzazione, l’amministrazione e il controllo, le modalità di tutela dei lavoratori e della loro partecipazione ai processi decisionali. Inoltre, verrà istituito un Registro nazionale del Terzo settore e le relative modalità di iscrizione. Sono previsti l’armonizzazione della normativa sul volontariato e la promozione sociale anche in collaborazione con le scuole, valorizzando l’esperienza dei volontari in ambito formativo e lavorativo; la revisione della disciplina che riguarda le imprese sociali e l’aumento delle categorie di lavoratori svantaggiati per realizzare nuove forme di inclusione; il passaggio del servizio civile da nazionale a universale, prevedendo uno specifico status giuridico per i volon tari e consentendone l’apertura anche ai cittadini stranieri regolarmente residenti; la creazione di un Consiglio nazionale del Terzo settore in cui confluiranno l’Osservatorio nazionale per il volontariato e l’Osservatorio nazionale per l’associazionismo, organismo di consultazione che dovrà valorizzare le reti associative; la semplificazione della normativa fiscale e l’agevolazione delle donazioni; l’istituzione di una fondazione (Italia Sociale) con lo specifico scopo di favorire l’incontro tra i finanziatori e gli enti beneficiari, dotata di risorse per un milione di euro.
Uranio impoverito: ecco cosa è emerso
Come sapete, faccio parte anche della Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito. Questa settimana, abbiamo approvato la relazione sulla sicurezza sul lavoro e sulla tutela previdenziale nelle Forze armate, cosiddetta “intermedia”, che ora verrà trasmessa alla Camera che dovrà discuterla e votare delle risoluzioni su questo tema.
La relazione ha un’importanza fondamentale perché va a dare una spiegazione su alcuni punti che era necessario indagare e chiarire, soprattutto il fatto che diventa improrogabile incaricare un ente terzo che affronti i casi dei militari – ma globalmente intendiamo anche le forze dell’ordine e i vigili del fuoco – ammalatisi in seguito all’esposizione all’uranio impoverito e nanoparticelle, all’amianto o sottoposti a vaccinazioni pre missione che si sono rivelate dannose per loro. L’ente è stato individuato nell’Inail. Tra i punti cardine inseriti nella relazione intermedia, infatti, vi è l’introduzione di criteri di terzietà nella valutazione delle cause di servizio, ispirandosi a principi di probabilità qualificata e multifattorialità, sburocratizzazione e semplificazione delle procedure di riconoscimento che facciano percepire l’amministrazione della difesa come comunità che rispetta il patto nei confronti di chi mette la sua vita a servizio del Paese.
Accanto a questo, verrà presentata una proposta di modifica di normativa di legge che darà atto a quanto la relazione presenta e per risolvere una volta per tutte i problemi emersi in questi mesi di lavoro. L’intenzione è di mettere una parola fine a questo brutto capitolo della storia recente, apertosi nel 1995 con le missioni in Kosovo, entro la legislatura. Mi pare appena il caso di ricordare che oggi coloro che si ammalano e fanno ricorso, perdono e non vedono riconosciuto il danno che hanno subito con l’uranio impoverito, le nanoparticelle, l’amianto o i vaccini. Ecco perché questo è un momento importante della Commissione di inchiesta, il cui lavoro di questi messi adesso andrà in Aula e con l’approvazione delle risoluzioni verrà dato il via libera al Parlamento per attuare quanto proposto nella relazione.
Le soluzioni per il Borgo di San Giuliano
Martedì 31 maggio 2016 sarò a San Giuliano Milanese a parlare del recupero del Borgo di Viboldone. La coalizione “ Fare bene insieme San Giuliano 2021” che sostiene il candidato sindaco Alessandro Lorenzano si propone come amministrazione che investe sulla valorizzazione del territorio.
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Paolo Cova