News dal Parlamento

Linea dura contro la corruzione

Sono particolarmente fiero di annunciare la vera notizia della settimana dalla Camera, dove abbiamo approvato il disegno di legge che introduce pene più severe per i reati di corruzione, concussione e peculato, anche prevedendo la restituzione dell’intero maltolto, e fatto tornare un reato penalmente perseguibile il falso in bilancio. Voglio anche che siano chiari i numeri e gli schieramenti: 280 sono stati i voti favorevoli, 53 quelli contrari e 11 gli astenuti. Abbiamo detto “sì” noi del Pd, mantenendo una promessa importante fatta agli elettori, Sel, Scelta Civica, Per l’Italia, Area Popolare, gli ex 5 stelle di Alternativa Libera. Hanno detto “no” – e lo sottolineo – Forza Italia e M5S. La Lega si è astenuta. Adesso il provvedimento è approvato in via definitiva, senza modifiche rispetto al testo del Senato e diventa così legge.

Qualche dato. Salgono da 6 e 10 anni di detenzione le pene minima e massima per i pubblici ufficiali che compiono il reato di corruzione propria. Aumenta di 2 anni la pena per la corruzione in atti giudiziari che andrà da un minimo di 6 a un massimo di 12 anni di reclusione. Con le nuove norme le pene potranno arrivare anche a 26 anni di carcere nel caso di associazione mafiosa. Chi è accusato di avere commesso il reato di concussione, corruzione per l’esercizio della funzione e in atti giudiziari, induzione indebita e peculato potrà accedere al patteggiamento della pena solamente se restituirà il prezzo del profitto del reato. Aumenta la pena per i pubblici ufficiali che passa da 5 a 6 anni per corruzione per l’esercizio della funzione. L’imprenditore che si macchia del reato di corruzione non potrà accedere agli appalti pubblici per 5 anni.

Il provvedimento modifica, inoltre, il Codice civile in materia di falso in bilancio. Le false comunicazioni sociali, attualmente sanzionate come contravvenzione, tornano ad essere un delitto, punibile con la pena della reclusione, da 1 a 5 anni, in caso di società non quotate in borsa, mentre nelle società quotate sarà punito con un minimo di 3 sino a un massimo di 8 anni di reclusione.

 

Una scuola buona e rivoluzionata

La riforma della scuola è stata approvata in prima lettura alla Camera. Quello che si propone è l’autonomia scolastica, la continuità nella didattica, un’offerta formativa più efficiente, flessibile e aggiornata, strumenti più efficaci di raccordo con il mondo del lavoro.Ricordo che saranno più di 100mila i nuovi insegnanti assunti, verranno fatti cospicui investimenti nell’edilizia scolastica, sono previsti 500 euro l’anno per l’aggiornamento e l’attività culturale di ogni docente.

Il fulcro del provvedimento sta nel compimento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, risalente a una legge del 1997 ma mai pienamente applicata. Viene introdotto il Piano triennale dell’offerta formativa, sulla base del quale le scuole sono chiamate a indicare il fabbisogno dei docenti, del personale Ata, delle infrastrutture e delle attrezzature. L’offerta formativa deve essere capace di rispondere alle esigenze specifiche del territorio e di rafforzare l’insegnamento di alcune discipline. Inoltre, nel secondo biennio e nell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado viene introdotta la possibilità per gli studenti di scegliere insegnamenti opzionali.

Per quanto riguarda i docenti, saranno assunti a tempo indeterminato e assegnati dal direttore di ogni ufficio regionale agli ambiti territoriali di dimensione inferiore alla Provincia o alla Città metropolitana e, di qui, ripartiti nelle scuole sulla base dei Piani approvati dagli istituti. E per una più efficiente allocazione del personale, è prevista la costituzione, entro il 30 giugno 2016, di reti fra scuole dello stesso ambito territoriale. Nel contempo, i docenti di ruolo conservano la titolarità nella scuola di appartenenza.

Per la tanto discussa figura del dirigente scolastico: la riforma gli affida la garanzia di un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali, richiamando esplicitamente il rispetto delle competenze degli organi collegiali. Ma attenzione: anche i presidi saranno sottoposti a valutazione triennale, attraverso verifiche esterne potenziate, che dovrà essere coerente con il profilo professionale, con l’incarico triennale e sarà connessa alla retribuzione di risultato.

 

Sì a più collaboratori negli istituti comprensivi

Nelle more del provvedimento sulla scuola, è stato approvato anche un mio ordine del giorno sugli istituti comprensivi, in cui ricordo che questi organi sono composti da più plessi scolastici e con un numero elevato di studenti, nei casi più complessi superiore a mille se non anche a 2mila.

A seguito della verticalizzazione, si è giunti a una dirigenza scolastica unica in questi istituti comprensivi, con la presenza di un collaboratore vicario con distacco e dei collaboratori del dirigente senza distacco orario.

L’odg impegna, dunque, il Governo a favorire una piena consapevolezza delle possibilità offerte dall’organico per il potenziamento, anche con riguardo alla attribuzione di incarichi di collaborazione con il dirigente scolastico ai docenti.

 

Riabilitati i fucilati della Grande guerra

Proprio nel giorno in cui ricorrono i 100 anni dall’inizio del conflitto che diventò una carneficina, vi comunico che alla Camera abbiamo approvato una serie di disposizioni concernenti i militari italiani ai quali è stata irrogata la pena capitale appunto durante la prima Guerra mondiale. Non so quanto sono noti questi episodi, ma in quei terribili anni almeno un migliaio di soldati, e forse molto di più, furono condannati a morte per motivi disciplinari o giustiziati sul campo per atti di ribellione. Un altro imprecisato numero di giovani venne ucciso durante i combattimenti da “fuoco amico”, in realtà per impedire che arretrassero dalle posizioni assegnate. Tutto in nome di un codice militare ottocentesco.

Oggi a costoro è stata restituita la dignità. La proposta di legge dice che è avviato d’ufficio, in deroga a quanto disposto dal codice penale e dal codice penale militare di pace, il procedimento per la riabilitazione dei militari delle Forze armate italiane che nel corso della prima Guerra mondiale abbiano riportato condanna alla pena capitale. In conseguenza della riabilitazione sono estinte le pene accessorie, comuni e militari, nonché ogni effetto penale e penale militare delle sentenze di condanna alla pena capitale emesse dai tribunali militari di guerra, compresa la perdita del grado eventualmente rivestito.

E soprattutto i nomi di questi uomini saranno inseriti nell’Albo d’oro per le onoranze ai caduti, e per chiedere loro perdono, in un’ala del complesso del Vittoriano di Roma, verrà affissa una targa in bronzo che ne ricorda il sacrificio. Il testo lo deciderà il risultato di un concorso riservato agli studenti delle scuole medie superiori.

 

Il latte? Paghiamolo come quello tedesco

Questa settimana, in Commissione Agricoltura, abbiamo ascoltato gli industriali che si occupano della trasformazione e distribuzione del latte in Italia, i quali hanno chiesto di togliere l’indicizzazione del prezzo del latte​ pagato​ ai produttori​ in base ai costi di produzione​, ovvero di eliminare l’unico sistema per pagarlo il giusto.

Proprio loro che sono gli stessi che lo stanno pagando indicizzandolo a quello tedesco. ​Inoltre distorcono il mercato vincolandolo a un prezzo massimo (0,429 euro) oltre al quale​ non dare di più agli allevatori, nonostante le possibili variazioni al rialzo del mercato.

Non ho potuto esimermi dall’intervenire, dicendo a costoro che, seguendo il loro esempio, possiamo indicizzarlo alla realtà e al mercato italiani. Altrimenti, l’alternativa è far pagare al consumatore il prezzo del latte fresco come quello tedesco!​

 

E domenica al voto

A pochi giorni dalle elezioni amministrative, faccio un po’ di “endorsement”, come si dice oggi, ad alcuni candidati che ritengo assolutamente validi.

 

A Parabiago c’è una studentessa di 22 anni, Laura Schirru, che si candida nella lista del Pd per sostenere Alessandra Ghiani sindaco. Mi sembra una bella prospettiva tutta al femminile e il cui slogan racchiude una filosofia: “C’è bisogno di futuro”.

 

Ancora una donna, ma questa volta a Corsico: suggerisco Nadia Maria Landoni, assessore uscente alla Partecipazione, associazionismo, sport, politiche giovanili, che si ricandida assieme alla sindaco uscente Maria Ferrucci. Anche in questo caso donne, anche in questo caso lista Pd.

 

Infine, Cologno Monzese. Il Partito democratico mette in pista Alessandro Del Corno e con lui mi fa piacere suggerire i nomi di Antonio De Monte e Samantha D’Antico. Entrambi coniugati e genitori, vengono dal mondo dell’insegnamento. De Monte ha un ruolo apicale in un’università milanese, D’Antico è docente di informatica in un istituto tecnico. Mettono a disposizione della comunità le loro esperienze professionali e le loro competenze. Che di questi tempi non è poco.

 

 

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