«Se questa fosse una strategia la prima vittima sarei io, la presidente dell'assemblea del Pd e con me molti cattolici che stanno convintamente nel Pd. E siccome sarei vittima non sarei certo artefice, anzi, se la scoprissi la combatterei con tutta la forza». Rosy Bindi commenta così, in Transatlantico, l'editoriale dell'Avvenire secondo il quale i vertici del partito avrebbero in mente «di lasciare fuori dal partito i settori moderati e cattolici per poi recuperarli “dall'esterno” con un'alleanza organica con l'Udc».
«È ingeneroso – afferma Bindi – parlare di commenti burocratici a questi addii che non sono stati tali sia per la qualità della riflessione sia per la partecipazione anche emotiva. Il mio commento, ad esempio, non era né burocratico né formale». Detto questo, «è evidente che insieme al rammarico per l'uscita della Binetti e, ahimè, di non pochi altri, la loro dipartita è legata a un equivoco al momento dell'ingresso nella Margherita e poi nel Pd: ovvero stare dentro il partito come una sorta di riserva indiana dei cattolici». I cattolici che stanno nel Pd, secondo la presidente del partito, «ci stanno certo da cattolici ma per costruire una sintesi plurale con tutti gli altri». Se, invece, «si vuol ricostruire la presenza identitaria dei cattolici, il loro posto non è nel Pd».
«È altrettanto vero – ammette Bindi – che ogni partenza rende più difficile la sintesi perché il partito si impoverisce ed è per ciò che c'è rammarico e preoccupazione per l'effettiva possibilità del Pd di realizzare questa sintesi e noi dobbiamo interrogarci con l'obiettivo di essere scuola perché i cattolici superino posizioni nostalgiche».
Quanto all'editoriale dell'Avvenire, «colgo con piacere – osserva il dirigente cattolico – che l'Avvenire è interessato alla presenza dei cattolici nel Pd. Chiediamo – aggiunge – di essere aiutati a realizzare la sintesi e anche capiti nella ricerca di una mediazione, magari circondati da meno incomprensioni. Non voglio fare paragoni, ma ricordo che alla Costituente i cattolici impegnanti nella sintesi con i laici e la sinistra non erano poi così compresi e apprezzati dal mondo cattolico del tempo. L'Udc non pensi di lucrare gratuitamente da questa sua posizione privilegiata di interlocutore del Pd e di alleati, anche se non dappertutto. Non abbiamo intenzione di regalarle la rappresentanza del mondo cattolico».
da ANSA