Martedi 13 luglio 2010,alla mattina, si è discusso in Consiglio Regionale della Lombardia l’Ordine del Giorno presentato da Fabio Pizzul(PD) sul Termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda.
Prima del Consiglio c’è stata una manifestazione dei 26 Sindaci dell’Adda-Martesana che avevano deliberato nei rispettivi Comuni un NO netto al Termovalorizzatore di Trezzo.
L’Ordine del Giorno è stato votato da tutti i presenti con il solo voto contrario dei consiglieri dell’IDV.
Questo è un ottimo risultato perché c’è stato l’impegno dell’Assessore Belotti a convocare il tavolo Istituzionale per affrontare questo tema.
Nello stesso pomeriggio a Palazzo Isimbardi c’è stato la continuazione della Commissione Ambiente della Provincia di Milano sull’Ordine del Giorno che avevo presentato sul Termovalorizzatore di Trezzo.
Sono stati ascoltati alcuni sindaci dei comuni interessati e sono iniziati i commenti politici in merito.
La mia considerazione è stata articolata su questi punti:
-Questi Comuni si sono già ampiamente attivati per il riciclo e per completare il ciclo dei rifiuti sul proprio territorio.
-Il piano rifiuti provinciale prevede come suoi punti salienti “La riduzione dei rifiuti prodotti” e “Il riciclo”. Milano non rispetta queste direttive e la sua Amministrazione non si preoccupa di portare la quota di riciclo dal 40% ad almeno il 50-55%. Milano, con i suoi pendolari giornalieri, raggiunge 2.300.000 persone e aumentare la quota di riciclo riduce enormemente il quantitativo di rifiuti che va inceneritore
-La Regione Lombardia ha imposto alla Giunta Penati il raddoppio della quota di emergenza e ha portato l’indice di incremento annuale dei rifiuti da 1,5% al 2,5%. Queste piccole variazioni hanno aumentato il quantitativo di rifuti che necessita di essere smaltiti, mentre cosi non è.
Per questo ribadisco il mio NO all’inceneritore a Trezzo sull’Adda