UN CONVINTO SOSTEGNO A PISAPIA

UN CONVINTO SOSTEGNO A PISAPIA

Caro amica/o,

le parole e i toni che stanno caratterizzando questi ultimi giorni prima del ballottaggio di Milano ci paiono fuori luogo e fuori misura. Questo consiglierebbe un silenzio triste e preoccupato, ma il tentativo di spaventare e influenzare l’elettorato milanese proponendo lo scenario di una città

abbandonata al disordine, all’arbitrio e all’illegalità in caso di vittoria di Giuliano Pisapia pare a noi, che siamo parte della comunità cattolica milanese, così manifestamente fazioso e strumentale che non possiamo tacere.

Siamo molto preoccupati per lo scarso rispetto per i ruoli istituzionali, piegati a interessi e polemiche di parte con l’unico obiettivo di perpetuare posizioni di potere e nessun rispetto per la libera capacità di scelta dei cittadini che hanno il diritto di essere informati sui diversi programmi e non di veder denigrato e sbeffeggiato l’avversario, mal trasformato in una sorta di nemico della civile convivenza.

Essere moderati oggi significa essere rispettosi degli altri e delle regole, rifuggendo dagli eccessi verbali e dalle forzature ideologiche, come strumentalizzare le istituzioni ai fini di parte.

Abbiamo scelto con convinzione di appoggiare la candidatura di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano perché ci sembra, in questo momento, l’unico in grado di garantire il rispetto delle diverse culture che hanno fatto e fanno grande la città di Milano. Una città che ha bisogno di un progetto capace di dare risposte alle tante fragilità che la caratterizzano e di far diminuire le disuguaglianze che rischiano di creare profondi fossati tra chi ha tutto e chi vive ai margini della metropoli. Alcuni della destra tentano arbitrariamente di far credere che si voglia trasformare Milano in una sorta di città “consegnata” all’invasione di chissà chi. Al contrario, si tratta di riconsegnare alla città la capacità di includere e di pretendere il rispetto di regole che non servano solo ad escludere, ma possano essere fatte rispettare in virtù di un’autorevolezza delle istituzioni riconosciuta e condivisa da tutti.

Il programma e la campagna elettorale di Pisapia ci garantiscono riguardo la possibilità di costruire una Milano in cui i diritti e la cittadinanza non sono una gentile concessione dall’alto, ma un patrimonio comune da far crescere e custodire. Nel riconoscimento dei diversi ruoli e nella promozione dei soggetti sociali necessari al futuro della città, prima fra tutti la famiglia.

Con Giuliano Pisapia e con i partiti che lo hanno sostenuto sono stati elette e lavoreranno persone che hanno scelto di dedicarsi alla cura della città e non alla difesa di interessi di parte. Non c’è alcuna ragione di temere derive massimaliste o chiusure stataliste: temi come la sussidiarietà e la valorizzazione della libera iniziativa non sono esclusiva di una parte politica, sono patrimonio comune e condiviso anche per chi ha scelto di aderire al progetto che ha portato Pisapia alle soglie di Palazzo Marino.

Non c’è un uomo solo al comando, c’è una parte consistente di milanesi che ha scelto di cambiare la città e che rifugge dai toni aggressivi e denigratori che una precisa parte politica ha scelto di far propri abdicando alla propria responsabilità di rappresentare e garantire tutti i cittadini.

Per portare a compimento questo progetto serve il contributo di tutti e non può mancare la convinta adesione di chi ha maturato il proprio cammino e il proprio impegno all’interno del mondo cattolico ambrosiano.

Milano non può perdere questa occasione. Noi abbiamo scelto di partecipare a questa avventura e crediamo che sia indispensabile sostenere Giuliano Pisapia. Ti proponiamo di fare altrettanto
.

Con amicizia e stima.

Andrea Fanzago, Marco Granelli, Maria Grazia Guida, Emanuele Lazzarini, Rosario Pantaleo,

Ornella Bergadano, Giuseppe Bonelli, Carlo Borghetti, Ezio Casati, Paolo Cova, Paolo Danuvola, Lino Duilio, Enrico Farinone, Mariapia Garavaglia, Franco Monaco, Daniela Mazzuconi, Fabio Pizzul, Fabrizio Spirolazzi, Patrizia Toia, Andrea Motta

E’ possibile sottoscrivere la lettere a trovare altri firmatari su

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Milano, 24 maggio 20