NEWS DAL PARLAMENTO 28 LUGLIO

Alcune parole su Cécile Kyenge

Le vicende di questi giorni non mi lasciano indifferente, anche perché arrivano dopo altre gravi offese che ha dovuto subire un Ministro della Repubblica Italiana.

Credo che tutti sappiano quello che è avvenuto e voglio solo soffermarmi sul fatto che alcune persone possano pensare di offendere e mortificare una persona in questo modo solo perché “ di colore”.

Non perché straniera, altrimenti dovrebbero usare lo stesso trattamento anche con americani, inglesi, francesi, svedesi……

Si solo perché di colore.

In un mondo che sta correndo velocemente verso un integrazione totale, alcuni sparuti personaggi credono di essere ancora superiori ad altri perché di pelle bianca.

A questo dobbiamo dire basta!

 

 

Stazioni rinnovate tra Gobba e Gessate

Grazie a un ordine del giorno che ho presentato e mi è stato approvato nell’ambito della discussione del Decreto del Fare, il Governo si è impegnato a una riqualificazione completa delle stazioni della linea Mm2, tra Gobba e Gessate, con interventi previsti soprattutto sull’abbattimento delle barriere architettoniche che ancora impediscono l’accesso a una tratta frequentatissima di persone con disabilità e anziane.

Nel documento ricordo che il Decreto cita tra le opere infrastrutturali prioritari anche l’asse autostradale Tangenziale est esterna di Milano. In sede di accordo di programma, i comuni interessati da questa opera avevano sottoscritto il documento a fronte della imprescindibile necessità di realizzare una serie di interventi di compensazione. E uno di questi riguarda proprio la metropolitana 2 di Milano, la cosiddetta Verde, in particolare l’abbattimento delle barriere architettoniche, sulla tratta compresa tra le stazioni di Gobba e Gessate.

Ho chiesto perciò al Governo di vigilare per garantire il rispetto dell’accordo di programma e rendere vincolante per il finanziamento dell’opera la necessaria riqualificazione delle stazioni della Mm2 da Gobba a Gessate. Dunque, prossimamente, queste fermate non solo verranno risistemate secondo moderni criteri, ma soprattutto si consentirà finalmente di accedere ai treni della metropolitana anche a persone portatrici di handicap, con difficoltà motorie o semplicemente non più giovani e in forma.

 

Latte in regola

La saga del prezzo del latte continua. Se la Lombardia è scesa fino a Roma per poter continuare le trattative tra produttori e industrie (salvo poi riprovarci a Milano e rimanere nuovamente al palo), l’Italia deve finalmente avere una regola generale. La mia proposta in questo senso è tutta contenuta in una risoluzione che è stata depositata questa settimana e che chiede di istituire un tavolo per stabilire l’indicizzazione del prezzo del latte. Nel documento impegno il Governo “ad attivarsi in tempi rapidi per convocare un tavolo tra industriali e allevatori per giungere alla definizione di un prezzo del latte bovino equo in linea con quanto disposto dal quadro giuridico nazionale ed europeo”.

Come ho già avuto modo di dire, la questione interessa anche il consumatore finale: il prezzo del latte bovino viene pagato circa 0,38 euro al litro al produttore, a fronte di un costo del latte Spot nazionale (è il latte sfuso in cisterna commercializzato settimanalmente al di fuori di qualsiasi contratto annuale o di lunga durata) di circa 0,46 euro al litro e di quello proveniente dalla Baviera di 0,475. E alla fine sugli scaffali dei supermercati noi tutti paghiamo mediamente 1,50 euro al litro il latte fresco, mentre i tedeschi 0,70.

Eppure si possono già applicare dei regolamenti, sia nazionali che europei che stabiliscono la necessità di contratti e accordi scritti tra le parti, vincolando le industrie di trasformazione a dei prezzi fissati da una trattativa.

Il mio invito è rivolto al Governo, ma anche direttamente al Ministro delle Politiche agricole che ha manifestato l’intenzione di intervenire per risolvere la questione del prezzo del latte e sostenere i produttori. E di fatto con la Lombardia lo ha già fatto.

 

Viva la Rai, abbasso gli Ogm

In questi giorni ho aderito a tre proposte di altrettanti colleghi. Una è rivolta al Ministro della Coesione territoriale Carlo Trigilia cui si chiede di chiarire come, in che tempi, verso quali destinatari si intenda indirizzare l’utilizzo efficace dei Fondi strutturali europei per il settennio 2014-2020. Per chi non se ne intende, questi strumenti servono a finanziare vari progetti di sviluppo all'interno dell'Unione europea. Gli obiettivi principali sono la riduzione delle disparità regionali in termini di ricchezza e benessere, l'aumento della competitività e dell'occupazione e il sostegno della cooperazione transfrontaliera.

Il mio capogruppo in XIII Commissione Agricoltura della Camera Nicodemo Oliverio ha invece chiesto ai Ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle Politiche agricole, alimentari e forestali e della Salute quali iniziative siano state assunte per assicurare l’effettività del divieto di coltivazione di Ogm disposto nel decreto ministeriale adottato il 12 luglio 2013, con particolare riferimento alla illegittima coltivazione avvenuta in Friuli Venezia Giulia, e quali misure siano state adottate per tutelare l’ambiente e i territori limitrofi da possibili danni e contaminazioni. Ma anche come il Governo intenda garantire l’applicazione della pena per questi reati che punisce con l’arresto da sei mesi a due anni o con l’ammenda fino a 51.700, e se pensi di attivare le procedure previste per il risarcimento del danno ambientale.

Ma sono sicuro che l’interpellanza che interesserà di più i miei lettori è quella del collega Mino Taricco che ha chiesto, senza tanti giri di parole, al Ministro dello Sviluppo economico, fatta una lunga premessa sui motivi della sua richiesta che immagino condivisi da tutti, “se non ritenga opportuna l’adozione di misure volte alla soppressione del canone di abbonamento Rai, previa individuazione di adeguate forme di copertura degli oneri di servizio pubblico radiotelevisivo maggiormente eque dal punto di vista sociale”. Vi terrò informati sugli sviluppi.