Cambierà tutto?
Usciremo cambiati da questa vicenda del coronavirus? E’ questa una delle domande che spesso mi sento rivolgere accompagnata, il più delle volte, dalla percezione, non ancora del tutto divenuta consapevole, che sì effettivamente tutto cambierà.
Personalmente credo che ciò sarà possibile se imposteremo la nostra vita, la res publica su altri paradigmi. In altri termini se saremo capaci di dare nuovi valori alla nostra vita, al lavoro, all’economia, alle relazioni.
Negli ultimi decenni, infatti, siamo andati progressivamente perdendo il primato dell’essere umano. Ci spingeva la convinzione che bastasse dare risposte alla richiesta di consumo, ai più diversi bisogni.
Oggi ci accorgiamo che abbiamo costruito sulla sabbia e che ciò di cui più abbiamo bisogno prima delle “Cose” è rimettere al centro la Persona in ogni fase della vita che sta attraversando, con le sue potenzialità e fragilità. Per questo si parla di Nuovo Umanesimo.
Abbiamo bisogni di educarci a pensare criticamente, favorendo la nascita di un pensiero condiviso volto ad assicurare a tutti giuste opportunità di conoscenza, salute, dignità nel lavoro. Alla base il recupero di un’etica comune capace di far sorgere in chi opera e organizza settori strategici un equilibrio sociale più umano.
Questi mesi hanno mostrato come le distanze e le differenze tra i cittadini siano ancora ampie nonostante il nostro sia un Paese con una struttura pubblica diffusa ed accessibile.
Ciò ci porta a pensare che se il fine ultimo è la persona e la sua dignità, integrità, valore, è necessario impegnarsi nella costruzione di cammini che realmente diano a tutti le stesse opportunità.
E’ questo un tempo prezioso per ripensarci, per scoprire nuove prespettive, intrapprendere nuovi percorso. Recentemente il Santo Padre si è così espresso:
“E’ proprio a partire dall’esperienza di questo deserto, da questo vuoto, che possiamo nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua importanza vitale per noi, uomini e donne. Nel deserto si torna a scoprire il valore di ciò che è essenziale per vivere” .
La strada da percorrere è chiara … non resta che iniziare a percorrerla.
Dialoghi per Milano
Continuano gli incontro di Dialoghi per Milano, il prossimo sarà venerdì 15 maggio 2020 alle ore 21.00. Si parlerà di “Giovani 4.0” con Fabio Pizzul, Alessandro Rosina, Matteo Richetti, Maria Cristina Pisani, Johnny Dotti e Martina Gallizzi. Puoi seguire l’evento sulla pagina pubblica Facebook di Fabio Pizzul.
Se vuoi leggere il volantino clicca su Dialoghi_Milano_9.GIF