Grande “Manovra”
Torno ad occuparmi di un provvedimento parlamentare. E lo faccio perché ritengo che la nuova legge di stabilità rappresenta un passaggio politico importante. Prima di tutto, prevede articoli che bloccano l’aumento delle tasse, dell’Iva e delle accise per 25 miliardi, voluto dal Governo precedente M5s-Lega.
Con noi, invece, anche i pentastellati sono venuti a più miti consigli e hanno limato molte asperità di quella che sarebbe stata davvero una finanziaria lacrime e sangue se non avessimo deciso di partecipare a questo nuovo esecutivo per salvare il Paese dal baratro.
Vediamo, perciò, nel dettaglio, in due newsletter, cosa contiene la legge di bilancio per il 2020.
Intanto, vorrei che fosse chiaro che il documento contabile è stato costruito in tempi stretti e ha ereditato dal precedente governo un quadro di stagnazione economica. Non è stato semplice rimediare ai disastri leghisti, mettere in sicurezza il Paese, bloccare l’aumento dell’Iva e abbassare le tasse, appunto.
Per non parlare degli effetti delle voci di uscita dall’euro, dei messaggi di odio, della credibilità nazionale minata. Eppure, in 100 giorni questo Governo è riuscito a invertire la rotta e ad approvare una legge di bilancio che riduce le disuguaglianze, aumenta i soldi in busta paga per i lavoratori, abolisce il superticket sanitario, torna a investire, lancia un piano per l’ambiente, combatte l’evasione e ridà fiducia all’Italia.
No all’Iva. Basta accise
È stata completamente sterilizzata la clausola di salvaguardia, ereditata dal Governo gialloverde, per il 2020 – parzialmente per il 2021 – che prevedeva aumenti di Iva e accise da gennaio per 23,1 miliardi. Per il 2020 viene, dunque, eliminato l’aumento di 3 punti percentuali dell’aliquota Iva ridotta, che rimane quindi fissata al 10 per cento, e viene eliminato anche l’aumento di 3,2 punti percentuali dell’aliquota Iva ordinaria, che resta al 22 per cento.
In questo modo si è evitata una stangata da 550 euro l’anno a nucleo familiare che avrebbe colpito indiscriminatamente tutte le famiglie italiane. L’eliminazione degli aumenti delle imposte indirette già previsti per legge rappresenta di per sé un poderoso taglio della pressione fiscale rispetto alla legislazione vigente.
Un taglio al cuneo
Arrivano più soldi in busta paga per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Da luglio scatta, infatti, il taglio del cuneo fiscale, ovvero la differenza tra retribuzione lorda e netta, cioè tra quanto effettivamente versato dal datore di lavoro e quanto percepito dal lavoratore. A questo scopo viene costituito un “Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti” con una dotazione di 3 miliardi di euro per il 2020 e di 5 miliardi di euro annui a decorrere dal 2021.
L’operazione si tradurrà in una crescita media di 500 euro all’anno per gli stipendi medio-bassi. Inoltre, sono stati stanziati 6 miliardi in più per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego nel triennio 2019-2021. Nel nuovo anno, poi, verrà avviata una riforma complessiva dell’Irpef per disegnare un fisco equo, semplice e trasparente.
Cedolare secca più bassa
Viene resa strutturale e ridotta dal 15 al 10 per cento, a regime, la misura dell’aliquota della cedolare secca da applicare ai canoni derivanti dai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo a canone concordato nei comuni ad alta densità abitativa. Vuol dire che oltre 700mila contribuenti, il 44 per cento dei quali con redditi fino a 28mila euro, potranno continuare a beneficiare di questa aliquota.
La casa: bene primario
Tutta una serie di provvedimenti è prevista per interventi su un bene primario come la casa. Ad esempio, il meccanismo dello sconto in fattura per gli interventi di ristrutturazione importante di primo livello, riguardanti la certificazione energetica per le parti comuni degli edifici condominiali, viene mantenuto con un importo dei lavori pari o superiore a 200mila euro.
Inoltre, anche per il 2020 viene garantita la possibilità di ottenere detrazioni del 65% per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica e del 50% per quelle di ristrutturazione edilizia e l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
Ma si aggiunge un’importante novità: il bonus facciate. Viene infatti stabilita la detraibilità dall’imposta lorda del 90% delle spese sostenute nel 2020 per interventi – inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna – di recupero o restauro della facciata di edifici che si trovano in zone omogenee A o B, in pratica con l’esclusione delle aree destinate a nuovi complessi insediativi con bassa densità di urbanizzazione.
La famiglia al centro
Un provvedimento storico: il 90% delle famiglie italiane non pagherà più l’asilo nido per i figli. È stato aumentato il contributo pubblico, raddoppiandolo a 3mila euro annui fino a 25mila euro di Isee e portandolo a 2.500 euro annui per un Isee fino a 40mila. Previsto anche un piano asili nido per rafforzare la dotazione infrastrutturale.
Viene istituito un Fondo assegno universale e servizi alla famiglia, con una dotazione di 1.044 milioni di euro per il 2021 e 1.244 milioni a decorrere dal 2022. Le risorse del fondo serviranno per interventi in materia di sostegno e valorizzazione della famiglia e per il riordino e la sistematizzazione delle politiche di sostegno alle famiglie con figli.
Viene prorogato per il 2020 il congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti, estendendone la durata da 5 a 7 giorni.
È istituito un Fondo per l’erogazione di un contributo per l’acquisto di latte artificiale per le donne affette da patologie che impediscono l’allattamento, fino all’importo massimo annuo di 400 euro per neonato e in ogni caso fino al compimento del suo sesto mese di vita. Il Fondo ha una dotazione di 2 milioni di euro per il 2020 e di 5 milioni a decorrere dal 2021.
Viene prorogato l’assegno di natalità, il cosiddetto bonus bebè, per ogni figlio nato o adottato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020. Ed è corrisposto fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione. Il bonus diviene una prestazione ad accesso universale modulata a seconda delle fasce di reddito di riferimento.
Viene incrementata di 500mila euro annui, a decorrere dal 2020, la dotazione del Fondo per le adozioni internazionali.
Sanità meno cara
La Manovra interviene in modo sostanziale anche nella sanità: vengono ampliate le categorie dei soggetti esenti dalla partecipazione della spesa sanitaria: dal 1 gennaio 2020 sono compresi anche i minori privi del sostegno familiare per i quali siano state attivate dall’autorità giudiziaria specifiche misure. Ma soprattutto, in nome di una maggiore equità nell’accesso alle cure, viene abolito il superticket, viene cioè eliminata, dal prossimo 1 settembre, la quota di compartecipazione al costo per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale per gli assistiti non esentati pari a 10 euro, in attesa della revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria. E sarà incrementato, di conseguenza, il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale cui concorre lo Stato per un importo di 185 milioni per il 2020 e di 554 milioni a decorrere dal 2021.
Un Fondo per la disabilità
Sempre sul fronte del welfare, la Finanziaria istituisce un fondo a carattere strutturale denominato Fondo per la disabilità e la non autosufficienza, con una dotazione di 29 milioni di euro per il 2020, di 200 milioni per il 2021, di 300 milioni a decorrere dal 2022. Le risorse del Fondo sono indirizzate all’attuazione di interventi a favore della disabilità, finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno in materia. Sono stati, inoltre, disposti un incremento di 50 milioni di euro a favore del Fondo per le non autosufficienze e per il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili di 5 milioni di euro per il 2020.
La legge autorizza, poi, la spesa di 500mila euro nel 2020 per il Progetto Filippide, per favorire la realizzazione di progetti di integrazione dei disabili attraverso lo sport, e incrementa di 12,5 milioni di euro, per il 2020, il contributo destinato alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità. Contributi straordinari sono stati previsti a favore dell’Unione italiana ciechi e della Federazione italiana per il superamento dell’handicap Onlus, mentre un incremento di 2 milioni di euro per il 2020 riguarderà il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, ovvero il “Dopo di noi” approvato anche da me quando sedevo alla Camera.