Un Decreto, molte novità
Molte le novità del Decreto fiscale 2018, contenute in quella che tecnicamente viene definita Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Modifica alla disciplina dell’estinzione del reato per condotte riparatorie.
Le nuove misure sono molte. Ecco le novità per cittadini, professionisti e imprese: rottamazione delle cartelle esattoriali: estensione della domanda di rottamazione per i contribuenti che non l’avevano presentata o lo avevano fatto in modo irregolare e nuove estensioni per le cartelle formate alla data del 30 settembre 2017; stop alla fatturazione a 28 giorni per telefonia e pay tv; spesometro: semplificazione per le imprese degli adempimenti fiscali e trasmissione dei dati annuale o semestrale, possibilità di invio cumulativo delle fatture fino a 300 euro; abolite le sanzioni per chi ha commesso errori nell’invio dei dati delle fatture; equo compenso per i professionisti nei rapporti con grandi imprese, banche, assicurazioni e pubblica amministrazione; 500 milioni per le Pmi.
Per le famiglie e il sociale: uscita dei minori di 14 anni da scuola; ulteriore detrazione per gli affitti degli studenti universitari; nuove assunzioni nel comparto difesa e sicurezza, e quindi più poliziotti e carabinieri per le strade; il reato di stalking non potrà più essere estinto a fronte di un risarcimento economico; sanità: detraibilità del costo degli alimenti speciali per pazienti affetti da patologie nutrizionali, in via sperimentale per due anni; potenziati gli obiettivi strategici di piano iniziali riguardanti la cura dei tumori tramite l’adroterapia; introdotta regolamentazione della cannabis a fini terapeutici.
Per il territorio e per i trasporti: calamità naturali: garantita la sospensione degli obblighi fiscali per le aree colpite dal sisma in Centro Italia nel 2016; favorevoli misure per l’adempimento degli obblighi tributari e contributivi a Ischia, in seguito al terremoto di quest’estate; sospensione degli obblighi fiscali anche per i contribuenti del comune di Livorno che, in seguito alla recente alluvione, hanno presentato dichiarazione di inagibilità della casa di abitazione, dello studio professionale o dell’azienda; edilizia post sisma: nessuno sgombero fino a quando non si ha una soluzione alternativa; 5×1000 per i parchi; trasporti: nuovi fondi sono previsti per la sicurezza dei trasporti e per la continuità territoriale con la Sardegna; fiume Po: interventi immediati di manutenzione straordinaria e ordinaria necessari a garantire il transito dei mezzi tra le due sponde del fiume, oggi in parte precluso.
Sconti di pena facili: si cambia
In settimana, abbiamo approvato le Modifiche al codice di procedura penale, in materia di inapplicabilità e di svolgimento del giudizio abbreviato, nonché modifica all’articolo 69 del codice penale, in materia di concorso di circostanze aggravanti e attenuanti. Il provvedimento è il risultato di un approfondito dibattito, al termine del quale si è deciso di tornare alla soluzione adottata della riforma del nuovo codice di procedura penale del 1989. La disciplina prevedeva il divieto di accesso al rito abbreviato per tutti i reati per i quali è prevista la pena dell’ergastolo.
Fino all’approvazione definitiva di questa legge con il voto del Senato, anche in caso di delitti di sangue particolarmente efferati, il nostro codice prevede uno sconto di pena “secco” per il solo fatto che l’imputato abbia fatto ricorso al giudizio abbreviato. Questo può portare a condanne decisamente irrisorie rispetto alla gravità, all’efferatezza, alla crudeltà di alcuni delitti.
Ecco le principali novità. Intanto, si esclude l’applicabilità del rito abbreviato qualora si proceda per delitti, di particolare gravità, per i quali la legge preveda la pena dell’ergastolo. La richiesta di rito abbreviato può essere effettuata fino alla dichiarazione di apertura del dibattimento e può essere avanzata anche nel corso del dibattimento qualora, all’esito dell’istruzione dibattimentale, il Pm abbia derubricato il reato ad uno, meno grave, per il quale non sia prevista la pena dell’ergastolo. In relazione ai reati di competenza della corte di Assise, sempreché per gli stessi non sia prevista la pena dell’ergastolo, il giudizio abbreviato si svolge dinanzi a quest’ultima. Si ridisegna, per i reati contro la persona, il bilanciamento delle circostanze: in tema di concorso di circostanze aggravanti nei delitti contro la persona, quali l’aver agito per motivi abietti o futili, l’aver adoperato sevizie o l’aver agito con crudeltà verso le persone, eventuali circostanze attenuanti che dovessero concorrere non possono essere ritenute equivalenti o prevalenti ai fini della commisurazione della pena, questo per evitare che le aggravanti quali la crudeltà o i futili motivi, possano “soccombere”, venendo di fatto annullate, andando, in questo caso, nel computo processuale, a grave nocumento della vittima e dei suoi familiari.
Sull’aeroporto servono chiarimenti
Ho aderito a un’interpellanza rivolta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministro dell’Ambiente a proposito dell’aeroporto Milano-Bresso “Franco Bordoni Bisleri”, che è collocato in una delle aree più popolose della Città metropolitana di Milano e all’interno del più grande parco pubblico d’Europa, il Parco Nord.
Per anni i cittadini si sono battuti per la ricollocazione dell’aeroporto in altra sede, considerandolo incompatibile con la presenza del Parco.
Dal 31 luglio 2007 esiste un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Consorzio Parco Nord Milano, Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo e Milano. Il documento ponendo fine a un lungo conflitto, aveva costituito soluzione di mediazione sul tema dell’incompatibilità dell’aeroporto con il grande polmone verde del Parco Nord. In particolare escludeva opere o interventi che si potessero configurare come un potenziamento della capacità di traffico.
Ma il nuovo regolamento di scalo adottato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile e in vigore dal 10 luglio del 2016, tradisce lo spirito e il dettato del protocollo, ampliando l’operatività dello scalo al traffico comunitario civile di aviazione generale e di aerotaxi, senza limitazione per il numero di posti e dei voli.
Nell’interpellanza chiediamo, perciò, se il Ministro intenda convocare i sottoscrittori del protocollo d’intesa per verificarne la corretta attuazione, con particolare attenzione alla tutela della sicurezza e della salubrità dell’ambiente, in merito alle quali si sono espresse le istituzioni locali e i cittadini interessati, che si sono costituiti in comitati a difesa del Parco Nord, per la tutela dell’ambiente e per la sicurezza.
Paolo Cova