Mai più barriere
Le Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barriere architettoniche che abbiamo approvato, questa settimana, alla Camera, in prima lettura, elimineranno, finalmente, la frammentazione della normativa che detta prescrizioni tecniche per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati e negli spazi e servizi pubblici o aperti al pubblico, o di pubblica utilità.
La normativa, ora contenuta in diversi provvedimenti approvati negli ultimi trent’anni, sarà coordinata e aggiornata con un unico regolamento, emanato con decreto del Presidente della Repubblica, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore.
In questo modo, una disciplina per la progettazione e la realizzazione di strutture accessibili, disomogenea e frammentaria, assai complessa da applicare, con incertezze sulla norma applicabile nel concreto e difficoltà interpretative e applicative derivanti dalla diversa regolamentazione prevista per edifici e altri spazi pubblici e per residenze pubbliche e private, diviene una normativa uniforme e certa per gli utenti e gli operatori del settore.
Una Commissione avrà il compito di individuare la soluzione a eventuali problemi tecnici derivanti dall’applicazione della normativa, nonché di elaborare proposte di modifica e aggiornamento utili a implementare innovazioni tecnologiche per l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle parti comuni degli edifici esistenti e nelle loro pertinenze.
La stessa Commissione dovrà adottare linee guida tecniche basate sulla progettazione universale contenuta nella Convenzione delle Nazioni unite del 13 dicembre 2006, garantendo il monitoraggio sistematico dell’attività delle pubbliche amministrazioni in materia di adozione di piani di eliminazione delle barriere architettoniche.
Stop alle mine antiuomo
Abbiamo approvato definitivamente un altro importante provvedimento: la proposta di legge Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo. La norma si inserisce nell’ambito di una serie di convenzioni internazionali, in particolare: la Convenzione di Ottawa, firmata da 127 Paesi nel dicembre 1997 e ratificata dall’Italia con legge del 1999, e la Convenzione di Oslo sulle munizioni a grappolo, o cluster munition (Ccm), adottata a Dublino il 30 maggio 2008 e ratificata dall’Italia nel 2011. L’Italia partecipa attivamente all’applicazione di queste Convenzioni e, tra l’altro, ha istituito il Fondo per lo sminamento umanitario in modo da realizzare programmi integrati relativi allo sminamento.
Per quanto riguarda il contenuto della proposta vengono vietati totalmente il finanziamento di società, in qualsiasi forma giuridica costituite, aventi sede in Italia o all’estero, che, direttamente o tramite controllate o collegate, svolgono attività di costruzione, impiego, stoccaggio, distribuzione, trasferimento o trasporto di mine anti-persona, munizioni e submunizioni cluster, di qualunque natura o composizione, o di parti di esse; la ricerca tecnologica, la fabbricazione, la vendita e la cessione, a qualsiasi titolo, l’esportazione, l’importazione e detenzione di munizioni e submunizioni cluster, di qualunque natura o composizione, o di parti di esse; la partecipazione a bandi o programmi di finanziamento pubblico da parte di queste società.
Inoltre, individua i compiti delle Autorità di vigilanza, prevedendo che emani apposite istruzioni per l’esercizio di controlli rafforzati sull’operato degli intermediari abilitati, al fine di contrastare il finanziamento di ogni attività in ogni modo collegata alle mine antipersona.
Definisce i compiti per gli intermediari, i quali devono, entro novanta giorni dalla pubblicazione dell’elenco delle società operanti nel settore, escludere dai prodotti offerti ogni componente che costituisca supporto finanziario alle società incluse nell’elenco. Disciplina le verifiche dei divieti posti dalle norme in esame e le sanzioni in caso di inosservanza del divieto di finanziamento: la sanzione amministrativa pecuniaria da 150.000 a 1.500.000 euro, nei confronti delle persone giuridiche; la sanzione amministrativa pecuniaria da 50.000 a 250.000 euro nei confronti delle persone fisiche.
Ema uguale Milano
Sapete probabilmente tutti che Milano si è candidata a ospitare l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, che sta per lasciare la Gran Bretagna, dopo la Brexit. Il presidente regionale ha messo a disposizione Palazzo Pirelli, oggi sede del consiglio, pur di avere in città questa importante presenza. D’accordo con lui anche il nostro sindaco Giuseppe Sala. E noi abbiamo dato una mano in questo senso approvando una mozione.
La premessa è che l’Italia rappresenta da anni il secondo Paese in Europa per produzione nel settore farmaceutico e il primo per capacità produttive per numero di addetti, dopo la Germania, con il 26 per cento della produzione totale e il 19 per cento del mercato. Si tratta di un sistema diffuso, con hub regionali ed eccellenze in diverse aree del Paese. La Lombardia, in particolare, è la prima regione italiana nel settore farmaceutico con 28.000 addetti, più altri 18.000 che lavorano nell’indotto, e investe ogni anno 7 miliardi di euro in ricerca e innovazione.
Anche nel campo biomedicale la Lombardia, con oltre 800 imprese, 30.000 dipendenti e il 49 per cento del fatturato nazionale, è la prima regione nel settore dei dispositivi medici. La provincia di Milano, in particolare, è l’area a maggiore concentrazione di imprese, con circa il 61 per cento delle imprese lombarde, e quasi l’80 per cento del fatturato prodotto nella regione. Milano e la sua provincia sono al primo posto per il numero degli addetti, ma anche le province di Monza-Brianza e Varese si attestano rispettivamente al quinto e al sesto posto nella classifica nazionale.
Secondo l’ufficio studi di Assolombarda, dalle università milanesi, dai suoi centri studi e dalle sue imprese nel 2015 sono stati pubblicati 11.600 articoli scientifici, di cui 6.200 nel campo della scienza della vita. Il 15 per cento della popolazione opera nelle università. La metà dei farmaci sperimentali per terapie avanzate al vaglio dell’Agenzia europea per i medicinali è stata concepita nel capoluogo lombardo.
Chi meglio di noi, dunque? La mozione impegna, perciò, il Governo a proseguire e intensificare l’azione di sostegno della candidatura di Milano a sede dell’Agenzia europea per i medicinali, ponendo in essere, ai più alti livelli e attraverso un’azione delle rappresentanze diplomatiche volta a raccogliere consensi da parte degli altri Stati membri dell’Unione europea, tutte le iniziative necessarie in tal senso, rappresentando questa scelta una grande opportunità culturale, economica ed occupazionale, nonché uno stimolo per la valorizzazione del patrimonio scientifico nel campo sanitario del nostro Paese.
Tutte le novità del Def
Via libera anche alla risoluzione sul Documento di economia e finanzia, dopo l’esame della Nota di aggiornamento. I punti principali impegnano il Governo a provvedere con la prossima legge di bilancio alla completa sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sulle imposte indirette per l’anno 2018; al sostegno degli investimenti, incentivando gli investimenti privati in beni strumentali e immateriali, nonché allocando maggiori risorse per gli investimenti pubblici delle amministrazioni centrali e locali, anche attraverso l’individuazione delle misure più idonee per consentire un maggiore utilizzo dell’avanzo di amministrazione di ciascun ente per la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche; alla promozione dell’aumento dell’occupazione, in particolare a tempo indeterminato per i giovani, mediante nuovi interventi di decontribuzione del lavoro; al potenziamento degli strumenti di l otta alla povertà e all’esclusione sociale, incrementando le risorse destinate a finanziare il reddito di inclusione; al finanziamento delle politiche invariate, inclusive delle risorse per il rinnovo contrattuale del pubblico impiego.
Inoltre si intende favorire, nella legge di bilancio 2018-2020, un complesso di interventi in materia sanitaria, volti a incrementare nel tempo le risorse di conto capitale destinate ad investimenti nel settore della sanità, rivedere gradualmente il meccanismo del cosiddetto super ticket al fine di contenere i costi per gli assistiti che si rivolgono al sistema pubblico, a prorogare la riduzione al 10 per cento della cedolare secca sugli affitti abitativi ed eventualmente estendere il sistema della tassazione sostitutiva anche sui redditi derivanti dagli affitti di immobili ad uso non residenziale, a proseguire la politica di sostegno alle famiglie e di contrasto alla prolungata tendenza al calo demografico, valutando altresì la possibilità di potenziare il sistema degli assegni per i figli a carico, anche procedendo alla necessaria razionalizzazione degli attuali istituti.
Un successo chiamato Ecomaratona
Come avevo anticipato, questa settimana ho organizzato, a Palazzo Chigi, la conferenza stampa di presentazione dell’Ecomaratona del Chianti ed è stato un successo, perché questa gara piace a partecipanti ed esperti.
Erano presenti il Ministro per lo Sport Luca Lotti, che ha avuto parole di grande elogio per la manifestazione, assieme a Fabrizio Nepi, presidente della Provincia di Siena e sindaco di Castelnuovo Berardenga, Mauro Clarichetti, in rappresentanza del Comitato Ecomaratona del Chianti, Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio vino Chianti Classico, Giorgio Calcaterra, maratoneta e campione del mondo 100 chilometri, e Fabio Fiaschi, giornalista e direttore di “Runners e benessere”. Ricordo che l’11esima edizione della corsa si svolgerà domenica 15 ottobre in provincia di Siena, sul territorio di Castelnuovo Berardenga.
Saranno un evento e una giornata di sport e cultura, immersi nella bella natura della campagna senese dove si potranno degustare tutti i prodotti dell’agricoltura locale. Il territorio e le sue eccellenze rappresenteranno un ottimo viatico per gli sportivi, che correranno sui diversi percorsi, e per gli accompagnatori e i famigliari. Si tratta di un patrimonio che non può essere delocalizzato, ma piuttosto valorizzato anche con eventi come questa corsa. Un grazie al Ministro Lotti che ha voluto essere presente in segno di sostegno a queste competizioni che contribuiscono a rendere grande lo sport italiano.
Ius soli: sciopero anche io
Avrete sentito parlare dello sciopero della fame a staffetta per lo Ius soli. È un evento simbolico, evidentemente, ma di grande significato: sappiamo tutti che i tempi per approvare la legge ci sono, ma forse il tempo per aspettare ancora non ce l’hanno tanti ragazzi che si sentono italiani come chiunque di noi.
Ebbene, ho deciso convintamente di aderire alla proposta. Lo sento proprio come un dovere nei confronti di tanti piccoli che nascono e crescono in Italia.
Paolo Cova