Stop femminicidio
Inizio questa news con questo breve commento alla notizia della morte di 4 donne e il ferimento di un’altra nella sola giornata di venerdì.
Dobbiamo dire basta e non serve solo una legge ma una profonda educazione e rispetto delle donne in questo nostro paese nel suo secondo millennio.
Non è possibile immaginare che debba prevalere ancora la forza e l’egoismo degli uomini, che sono poi parenti stretti o mariti o compagni delle vittime, sulle donne. Aiutiamoci ad educare gli uomini a questo rispetto e basta femminicidi.
Banche, risparmiatori e lavoratori salvi
Sapete tutti che questa settimana, alla Camera, abbiamo approvato la Conversione in legge del decreto recante le disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza Spa e di Veneto Banca Spa. Forse è un po’ meno chiaro ai più cosa contiene il provvedimento.
Una precisazione mi sembra dovuta ed è che nella Costituzione Italiana c’è l’art 47 che tutela i risparmiatori. Gli interventi fatti non sono per salvare “le banche” una entità astratta, ma proprio per salvare i risparmi di due milioni di correntisti e il posto di lavoro per migliaia di persone.
Alla luce della crisi che le banche venete hanno vissuto, vengono introdotte disposizioni urgenti per la gestione di questo passaggio in modo da assicurare la massima tutela dei risparmiatori, correntisti e obbligazionisti ordinari; la continuità del sostegno del credito alle famiglie e alle imprese del territorio, essendo stata garantita la piena continuità dei rapporti in essere; misure di ristoro per gli investitori titolari di obbligazioni subordinate, che saranno risarciti; la tutela dell’occupazione (nessun licenziamento e gestione solo volontaria degli esuberi); la continuità operativa degli uffici e degli sportelli delle banche, che sono rimasti regolarmente aperti e pienamente funzionanti.
Come si è arrivati a questo punto? La crisi dei due istituti è stata causata dalle carenze patrimoniali dovute agli elevati livelli di crediti deteriorati – un problema diffuso in Europa per il protrarsi degli effetti della crisi economica – e dalle difficoltà dei loro modelli di business, su cui la riforma che ha disposto la trasformazione delle banche popolari ha, finalmente, posto rimedio.
Il dialogo fra il Governo e le autorità europee è stato molto intenso nel corso del 2017, con l’obiettivo di individuare la migliore soluzione per salvaguardare integralmente i risparmiatori. Ma, anche a causa dell’assenza di investitori privati disponibili a mettere a disposizione risorse, non è stato possibile attuare la ricapitalizzazione precauzionale. Il 23 giugno 2017 la Banca centrale europea ha dichiarato le due banche venete in condizione di dissesto, consentendo l’applicazione delle procedure di insolvenza nazionali. Il Ministro dell’Economia e delle finanze, su proposta della Banca d’Italia, ha quindi sottoposto le due banche a liquidazione coatta amministrativa. Il Governo ha però adottato una speciale procedura d’insolvenza finalizzata a garantire una gestione ordinata della crisi delle due banche. Le misure consistono anzitutto nella cessione di parte delle attività e passività delle due banche, compreso il personale, a un acquirente, di fatto individuato in Intesa Sanpaolo. A Società per la gestione di attività Spa, il cui capitale è interamente posseduto dal Ministero, saranno ceduti i crediti deteriorati.
Coltivare la città
Vi ricordo ancora una volta che sabato 22 luglio, alle 18.30, in sala Marie Curie, nell’ambito della Festa metropolitana, che si tiene all’ex Scalo Farini, interverrò all’incontro sul tema “Coltivare la città. Agricoltura sociale, aree interne e agricoltura di prossimità”. Oltre a me, partecipano Mattia Abdu, Andrea Falappi, Paolo Festa, Ileana Iaccarino, Dario Oliverio, Andrea Patrucco, Marco Porcaro e Francesco Prina.