Come cambia il codice penale
Questa settimana, alla Camera, abbiamo approvato il progetto di legge sulle Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario. Tra le novità, pene più severe contro chi commette il reato di scambio elettorale politico-mafioso, per il furto in abitazione e lo scippo, per la rapina e l’estorsione.
Cambiano le norme relative alla prescrizione: si allungano i tempi per i reati di corruzione e induzione indebita; per i reati sessuali o di violenza in ambito domestico, se la vittima è un minorenne la decorrenza dei termini viene posticipata e scatterà dal momento in cui compirà 18 anni. Ma la novità è che la prescrizione per tutti i reati resterà sospesa per 18 mesi dopo la sentenza di condanna in primo grado e per altri 18 mesi dopo la condanna in appello.
Estinzione dei reati: in alcuni casi, quando l’imputato abbia riparato interamente il danno ed eliminato, dove possibile, le conseguenze dannose o pericolose del reato da lui commesso, il giudice potrà, dopo aver sentito le parti e naturalmente la persona offesa, dichiarare il reato estinto.
Per quanto riguarda lo svolgimento dei processi, la riforma modifica la disciplina delle indagini preliminari e riduce i tempi morti, fissando il termine di 3 mesi (prorogabile di altri 3 mesi) per la decisione del Pubblico Ministero di chiedere l’archiviazione o esercitare l’azione penale. Il termine è invece di 15 mesi nei procedimenti per i delitti di mafia, terrorismo ed altri specifici gravi reati. Inoltre, aumentano le tutele per le persone offese e sono previste nuove norme in materia di impugnazioni penali e di riti speciali, tra cui il giudizio abbreviato e le sentenze di patteggiamento.
Il provvedimento delega il Governo a intervenire sulle intercettazioni per trovare un equilibrio tra diritto alla riservatezza e diritto all’informazione; sul casellario giudiziale, per semplificarlo e ridurre gli adempimenti amministrativi; sull’ordinamento penitenziario, con l’incremento delle opportunità per i detenuti di avere lavoro retribuito; sul miglioramento della medicina penitenziaria; sull’attuazione del principio della riserva di codice nella materia penale; sugli interventi specifici per favorire l’integrazione dei detenuti stranieri; sulla tutela delle donne recluse e delle detenute madri.
Ius soli, c’è chi non vuole riconoscere i diritti
Sulla questione dello ius soli si sta profilando un’altra battaglia, politica e di civiltà. A Roma, nell’Aula del Senato, avete visto tutti quello che è successo: la Ministra dell’Istruzione addirittura spintonata. La Lega fuori di sé. Il M5s ondivago. Ma anche a Milano la questione rischia di prendere una brutta piega: al quartiere Ortica, proprio accanto all’omonima cooperativa e al nostro Circolo Pd, è apparso uno striscione, firmato da una nota forza politica di destra, che sostiene l’assurda teoria dell’impossibilità di diventare cittadini italiani se non per sangue.
E dispiace ancora di più pensare che proprio in una città come Milano ci sia qualcuno che ancora non vuole riconoscere diritti e doveri. Invece, noi affermiamo convintamente che chi nasce in Italia ha diritto e dovere a essere italiano. Perciò, episodi come questi sono assolutamente deprecabili, sia per quanto riguarda le istituzioni, perché non vorremmo vedere mai più niente del genere nelle Aule parlamentari, sia per quanto riguarda i partiti, alcuni dei quali si stanno comportando in modo ingiustificabile e razzista.
Siria, è l’ora della pace
Martedì 20 giugno, alle 13, nella Sala stampa di Montecitorio, parteciperò a una importante conferenza stampa per presentare una proposta di pace per la Siria, elaborata e condivisa con molti profughi siriani fuggiti in Libano.
Si tratta di una iniziativa che, oltre a diffondere e condividere la proposta, ha l’obiettivo di favorire la partecipazione e il coinvolgimento di esponenti della società civile siriana ai tavoli delle trattative di pace. Perché se non c’è pace per la Siria, è anche vero che serve pensare a una soluzione e subito.
Interverranno Michele Nicoletti, presidente della Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa; Vincenzo Amendola, Sottosegretario agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale; Hsyan Abd Elrahim, insegnante siriano profugo in Libano; Alberto Capannini, Operazione Colomba, corpo civile di pace dell’Associazione Papa Giovanni XXIII.
I nomi dei ballottaggi
Di seguito, riporto l’elenco dei candidati del Pd e centrosinistra che vi invito a sostenere ai ballottaggi, nei Comuni dove si rivoterà anche domenica 25 aprile:
a Buccinasco (candidato sindaco Rino Pruiti ), Cernusco Sul Naviglio (candidato sindaco Ermanno Zacchetti) , Garbagnate (candidata sindaco Mara Bonesi ), Legnano (candidato sindaco Alberto Centinaio ), Magenta (candidato sindaco Marco Invernizzi ), Melegnano (candidato sindaco Rodolfo Bertoli ), San Donato Milanese (candidato sindaco Andrea Checchi ), Sesto San Giovanni (candidata sindaco Monica Chittò ) e Vimodrone (candidato sindaco Dario Veneroni ).