Cos’è il biotestamento
Sta facendo molto discutere quello che viene definito biotestamento, che abbiamo approvato questa settimana alla Camera come testo unificato di diverse proposte di legge che vanno sotto il nome di Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento.
Ma vediamo di capirne il contenuto, partendo dai principi cardine. Intanto il consenso informato, ovvero la base di legittimità del trattamento sanitario fino alle estreme conseguenza, cioè alla possibilità di chiedere l’interruzione delle cure. Non si legittima l’eutanasia come atto che porta rapidamente alla morte, né si prevede il suicidio assistito. Il testo, quindi, si basa sulla distinzione che rifiutare le cure non è eutanasia.
Inoltre, la relazione di cura tra medico e paziente intesa come processo dinamico in costruzione progressiva nella quale anche altri attori, familiari, amici, equipe sanitaria intervengono. Per questo insieme di ragioni il testo parte dal consenso informato e ne fa il suo cardine proseguendo poi con le Dat, le Disposizioni anticipate di trattamento, e con il nuovo strumento della pianificazione anticipata delle cure.
Quindi, riassumendo, nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata; ognuno ha il diritto di conoscere la proprie condizioni di salute riguardo alla diagnosi e alle terapie proposte; il rifiuto o la rinuncia del trattamento sanitario non comporta l’abbandono terapeutico; il medico è tenuto a rispettare la volontà del paziente ed è esente da responsabilità civile e penale; nelle situazioni di emergenza il medico assicura l’assistenza sanitaria indispensabile ove possibile nel rispetto della volontà del paziente; ogni persona maggiorenne, capace di intendere e di volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consen so o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali; in ogni caso, la pianificazione delle cure deve essere condivisa e può sempre essere modificato dal paziente.
Ok al parere sul Def
Nei giorni scorsi abbiamo approvato in Commissione Agricoltura della Camera il parere sul Def, il Documento di economia e finanza, che avevo preparato in qualità di relatore. Nel parere sono indicati alcuni aspetti positivi del Def e le ricadute sul mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano.
Mi sembra importante sottolineare il nuovo indice Bes, il Benessere equo sostenibile, che vuole trovare nuove indicazioni sull’andamento economico e di benessere dei nostri cittadini e che non sia il solo Pil. Poi, va evidenziata la continua crescita del Prodotto interno lordo e dell’occupazione stabile.
Per quanto attiene all’agricoltura, ho indicato le riforme messe in atto, la riduzione del costo del lavoro agricolo e dell’Irpef. Accanto a questi interventi, nuovi processi come l’etichettatura del latte e dei prodotti lattiero caseari che dà maggiore impulso al settore primario e che deve essere da esempio per nuove norme anche per le altre filiere.
Nelle osservazioni che ho inserito e che devono diventare motivo di interventi futuri, ho sottolineato maggiori interventi per le aziende agricole e zootecniche dei territori terremotati, la necessità di favorire l’aggregazione per la conduzione aggregata dei terreni e per l’aggregazione di filiera.
Ho affrontato anche il tema del Durc, il Documento unico di regolarità contributiva, ovvero l’attestazione dell’assolvimento, da parte dell’impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti dell’Inps: ho detto che si ravvisa la necessità di intervenire affinché le imprese che hanno aderito alla procedura di definizione agevolata dei carichi iscritti a ruolo, la rottamazione delle cartelle esattoriali, possono veder rilasciato il Durc anche prima dell’estinzione del debito residuo.
E per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali nella pesca, ho ricordato che la Commissione Agricoltura è impegnata da tempo nel configurare uno strumento ordinario che garantisca un sistema di ammortizzatori sociali al comparto della pesca, con l’intento di affrontare in modo organico una questione che, di anno in anno, viene trattata in maniera episodica con lo stanziamento di fondi a copertura del fermo biologico. Per questo ho raccomandato l’introduzione di uno strumento ordinario che garantisca gli ammortizzatori, in modo da assicurare anche a questo comparto un’adeguata tutela sociale.
Primarie PD
Domenica 30 aprile 2017 dalle 8.00 alle 20.00 potete votare il segretario Nazionale del PD. Personalmente sostengo la mozione di Matteo Renzi con Maurizio Martina e la candidatura di Renzi a segretario del PD:
Se volete maggiori informazioni sulle modalità di voto e sul vostro seggio dove votare, potete trovarle su https://www.primariepd2017.it/
Basta aggressioni ai veterinari:
Questa settimana sono intervenuto in Aula per sollecitare la risposta alla mia interrogazione sul tema delle aggressioni avvenute nei confronti dei veterinari pubblici dipendenti. E questo proprio perché, nei giorni scorsi, sono avvenute ulteriori aggressioni nei confronti di alcuni colleghi, adesso anche nelle Marche.
Ho detto che, secondo me, il Ministero – nell’interrogazione facevo riferimento sia a quello della Salute che a quello dell’Interno – si deve attivare in modo veloce, soprattutto per istituire l’osservatorio su queste forme di aggressione e porre dei rimedi. Ho ricordato ancora una volta che i colleghi, che sono a garanzia e a tutela della salute di tutti i consumatori, in questo momento e in questi ultimi periodi, sono oggetto di attacchi molto gravi.
Se vuoi vedere video del mio intervento clicca su https://www.youtube.com/watch?
Paolo Cova