Più sicuri in città
Questa settimana, alla Camera, abbiamo discusso e approvato la Conversione in legge del decreto recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città. Il testo passo ora all’esame del Senato.
Il provvedimento è il risultato di un equilibrio di elementi di prevenzione e repressione: si migliora l’assetto istituzionale per la promozione della sicurezza con competenze chiare, senza sovrapposizioni; la Polizia locale viene dotata di strumenti più efficaci; si aumentano i poteri ai Comuni nell’ottica della diminuzione dei reati.
Per la sicurezza definitiva integrata sono previsti un insieme di interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni e dagli enti locali ed è rivolta al raggiungimento del benessere delle comunità territoriali.
Per la sicurezza delle città e del decoro urbano vengono introdotte disposizioni che intervengono prevalentemente sull’apparato sanzionatorio amministrativo, al fine di prevenire fenomeni che incidono negativamente sulla sicurezza e il decoro delle città: garantire la libera accessibilità degli spazi pubblici, prevedere la possibilità di imporre il divieto di frequentazione di determinati pubblici esercizi e aree urbane a soggetti condannati per reati di particolare allarme sociale. Il provvedimento prevede, inoltre, misure incentivanti nei confronti delle regioni per l’implementazione del numero unico europeo 112.
Tra le novità più rilevanti vi sono la modifica del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali in relazione al potere del sindaco di adottare ordinanze in materia di sicurezza, di natura contingibile o non contingibile, con particolare riferimento agli orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche, al fine di garantire il riposo dei residenti; la previsione di misure volte a sanzionare le condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture fisse e mobili, ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico e delle relative pertinenze, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi; la miglior definizione dei casi in cui il Prefetto può mettere a disposizione la forza pubblica per procedere allo sgombero in esecuzione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria in materia di occupazioni arbitrarie e di immobili.
Tesseramento: basta una volta
Ho presentato un’interrogazione rivolta al Ministro per lo Sport in cui sostanzialmente pongo la questione del doppio tesseramento per chi pratica l’atletica leggera, che, secondo me, non solo non ha senso ma è addirittura disincentivante.
E spiego. Il 30 maggio 2016 La Federazione italiana di atletica leggera (Fidal) e l’Unione italiana sport per tutti (Uisp) hanno sottoscritto una Convezione per regolare i reciproci rapporti. L’accordo prevede la reciproca partecipazione di atleti ad attività agonistica di prestazione, organizzata da una delle parti, ma solo con il doppio tesseramento. Quindi, i tesserati Uisp, dal 1 giugno 2016, devono essere tesserati alla Fidal, oppure avere la Runcard, per poter partecipare alle manifestazioni agonistiche organizzate dalla Federazione, proprio per questa nuova norma introdotta che non apporta nessun beneficio o miglioramento per i partecipanti.
Ma il doppio tesseramento sta contribuendo solo a gonfiare il numero dei tesserati Fidal, senza un reale aumento dei partecipanti all’attività sportiva, cosa che dovrebbe essere prioritaria, ed è perfettamente inutile per gareggiare. Non solo: gli articoli 2 e 3 della Costituzione prevedono la libera partecipazione dei cittadini alle cosiddette formazioni sociali come diritto inviolabile, ma in questo caso diventa solo un ulteriore aggravio di costi e di burocrazia per gli interessati. Questa novità non aiuta a fare più sport, ma anzi è un disincentivo.
Per questo chiedo al Ministro se sia a conoscenza di questa Convenzione che prevede un doppio tesseramento e se non ritenga che sia una disposizione che sminuisce il ruolo degli Enti di promozione sportiva e la loro capacità attrattiva allo sport di base da parte dei cittadini italiani. Inoltre, domando se non ritenga che la richiesta del doppio tesseramento diventi una norma che complica la partecipazione all’attività sportiva nell’atletica e non stia certo andando nell’ottica della semplificazione e del favorire la partecipazione dei cittadini.
Inizia il Congresso del PD
E’ iniziata la fase congressuale del PD, alcuni Circoli hanno già incominciato ad attivarsi per i dibatti e i confronti fra le diverse Mozioni e candidati. Personalmente sarò a rappresentare la Mozione Renzi nei dibatti e nelle prossime news vi approfondirò la mia scelta apportando le motivazioni.
Intanto sarò Domenica 26 marzo nel pomeriggio a Bareggio e lunedi 27 marzo a Vimodrone.
Paolo Cova