News dal Parlamento

Ferrovie, dismesse ma turistiche

Ci siamo occupati di turismo e del suo sviluppo sostenibile, questa settimana, alla Camera. Abbiamo, infatti, approvato una proposta di legge sulle Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico, nel rispetto del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

In particolare, il provvedimento punta a valorizzare non solo le tratte ferroviarie di pregio intese come tracciati ferroviari, ma anche stazioni e pertinenze con opere d’arte e rotabili storici e turistici abilitati a percorrerle. Si prevede, tra l’altro, la circolazione sulle linee ferroviarie dismesse e sospese di “ferrocicli”, ossia una sorta di carrellino a pedali a 4 posti che in Francia conta quasi 4 milioni di passeggeri e 40 dipartimenti dove è possibile noleggiarlo. Grazie a questo particolare tipo di veicolo le linee ferroviarie possono essere trasformate in piste ciclabili, conservando l’infrastruttura senza smantellarla.

Le tratte ferroviarie ad uso turistico restano nella disponibilità dei soggetti proprietari o concessionari, che sono responsabili del mantenimento in esercizio, della manutenzione, della funzionalità e della sicurezza. Gli interventi da effettuare su queste tratte, sia di ripristino, sia relativi al mantenimento in esercizio, alla funzionalità e alla sicurezza dell’infrastruttura sono finanziate dallo Stato nell’ambito del contratto di programma con il gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale o, in caso di tratta regionale, nell’ambito delle risorse destinate da ciascuna regione agli investimenti.

Inoltre, la gestione delle attività commerciali connesse possono essere esercitate da soggetti pubblici o privati.

Chi intende assumere la gestione del servizio di trasporto può presentare domanda o al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti o alle Regioni interessate a seconda del gestore. L’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria dovrà provvedere alla definizione dei livelli di sicurezza.

 

Una Eredità per progettare

 

Ricordo nuovamente che sabato prossimo, 4 febbraio 2017, dalle 9.30 alle 12, allo Spazio K, in via Spalato 11, a Milano, zona Isola, si terrà il convegno su Aldo Moro dal titolo “Una eredità per progettare il futuro”, dove avrò il compito di introdurre il tema. L’incontro nasce dal libro di Guido Formigoni “Aldo Moro: lo statista e il suo dramma”. Tra i partecipanti, i colleghi parlamentari Maria Coscia e Michele Nicoletti, lo stesso Guido Formigoni e Fabio Pizzul che farà da moderatore.

Saranno presenti anche Simona Malpezzi, Ernesto Preziosi, Vinicio Peluffo

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La (lontana) verità su Moro

 

E proprio in settimana abbiamo terminato la discussione congiunta delle Relazioni sull’attività svolta, approvate dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro.

Nell’atto si ricorda che l’attività di indagine della Commissione ha evidenziato i limiti e le incongruenze della ricostruzione del delitto Moro che si è consolidata a livello giudiziario e nelle precedenti inchieste parlamentari. La vicenda Moro è tuttora oggetto di indagine da parte della Magistratura e l’acquisizione di documentazione di fonte interna e di fonte estera, rilevante ai fini della comprensione di questo drammatico evento, sia nei suoi aspetti storico-politici, sia in quelli penalmente rilevanti, non può dirsi conclusa, in quanto alcuni dei responsabili del rapimento e dell’omicidio non sono stati assicurati alla giustizia.

Appare auspicabile promuovere una adeguata conservazione e valorizzazione della documentazione relativa alla vicenda Moro, mentre è indispensabile giungere entro il termine della legislatura a un complessivo riesame della vicenda in tutti i suoi aspetti.

La Camera ha, dunque, impegnato il Governo a intraprendere ogni iniziativa utile al fine di portare a conclusione le procedure di declassifica delle informazioni relative al caso Moro provenienti da servizi di intelligence stranieri, attivando le necessarie intese, e a garantire, per quanto di competenza, la migliore tenuta e la piena consultabilità della documentazione giudiziaria che rimane dispersa tra molteplici archivi e sedi di conservazione, nonché la valorizzazione culturale dei reperti del sequestro e l’adeguata conservazione in siti aperti al pubblico sia della Renault 4 nella quale fu ritrovato il corpo di Aldo Moro, sia dell’Alfetta della scorta, che versa in condizioni di degrado.

 

 

Attenti agli antibiotici

In queste settimane di forti influenze sarà capitato a più di qualcuno di vedersi prescrivere degli antibiotici. Ma non tutti sanno che se la resistenza a questi farmaci è un processo naturale di selezione causato dalle mutazioni genetiche a cui vanno incontro i batteri, è ancheil risultato di alcuni comportamenti: l’uso eccessivo e improprio degli antibiotici permette alle popolazioni resistenti di proliferare e prendere il sopravvento. Compaiono in questo modo i superbatteri resistenti agli antibiotici disponibili.

In Europa, si verificano annualmente 4 milioni di infezioni da germi antibiotico-resistenti che causano oltre 37mila decessi e determinano un consistente assorbimento di risorse pari a circa 1,5 miliardi di euro l’anno.

Non è volontà di fare allarmismo, ma il contenuto della mozione che abbiamo approvato in settimana e che impegna il Governo a promuovere iniziative destinate a incentivare l’uso responsabile degli antibiotici in commercio, limitandone l’utilizzo; a favorire un cambiamento culturale nella popolazione e nella comunità medica che determini un impiego appropriato degli antibiotici in modo da ridurne l’abuso e prolungarne il più possibile la vita; a valutare la possibilità di promuovere incentivi finanziari per lo sviluppo di nuovi test diagnostici che possano evitare la somministrazione inutile di antibiotici; a sostenere la formazione del personale sanitario e a rilanciare la ricerca e lo sviluppo di nuovi antimicrobici; a intensificare le modalità di promozione delle vaccinazioni; a mettere in campo iniziative di monitoraggio per garantire il benessere degli animali allevati e per ridurre l’utilizzo di antimicrobici, tutelando la salute umana; ad accelerare le procedure per la redazione del piano nazionale contro l’antibiotico resistenza e per l’obbligatorietà della ricetta elettronica del farmaco veterinario per effettuare controlli e monitoraggi sul consumo di antibiotici.

 

Voucher sotto monitoraggio

Nel corso degli ultimi due anni, pur in una fase di faticosa fuoriuscita da una recessione epocale, sul piano dell’occupazione si sono registrati circa 656mila posti di lavoro in più, oltre due terzi dei quali a tempo indeterminato, e un calo degli inattivi di circa 665mila unità, determinando, rispetto al 2014, una riduzione di oltre un punto del tasso di disoccupazione generale e di oltre 4 punti di quello giovanile. Risultati ascrivibili al profondo intervento di riordino normativo in materia di lavoro e alle misure di decontribuzione per le nuove assunzioni.

Va detto che lo strumento del voucher – la disciplina del lavoro accessorio di carattere meramente occasionale è stata definita a partire dal 2003 – non è stato introdotto per flessibilizzare oltre modo il lavoro sino a sconfinare nella sua precarizzazione, quanto per contrastare la proliferazione del lavoro sommerso e irregolare. Tuttavia, l’impennata del loro utilizzo costituisce un ostacolo alla diffusione del lavoro stabile. L’uso distorto dei voucher, quindi, entra in contraddizione con gli obiettivi di stabilizzazione del lavoro, che il Jobs Act si è posto.

Per questo abbiamo approvato una mozione che impegna il Governo ad assicurare il massimo impegno nell’attività di monitoraggio, al fine di un costante confronto con il Parlamento e le forze sociali, necessario, per una verifica condivisa degli effetti del nuovo quadro normativo. E ad assumere iniziative sulle materie in discussione, a partire dalle questioni oggetto dei quesiti referendari, tenendo conto anche delle proposte di legge già presentate in Parlamento.

Paolo Cova