Come cambia il fisco
La Conversione in legge del decreto-legge 22 ottobre 2016, n.193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili, più noto come Decreto fiscale, collegato alla Legge di bilancio 2017, è stato approvato, in prima lettura, questa settimana, alla Camera.
Numerose le misure rilevanti, tra cui l’abolizione di Equitalia e la possibilità di “rottamare” le cartelle esattoriali, oltre a consistenti interventi di semplificazione fiscale e la tanto attesa abolizione degli studi di settore.
Andiamo per ordine. Abolizione di Equitalia: le competenze e il personale di Equitalia passeranno all’Agenzia delle Entrate-riscossione, ente di natura pubblica controllato dal Ministero dell’Economia e delle finanze. Il nuovo ente agirà nel rispetto dello Statuto del contribuente e del principio di leale collaborazione tra fisco e cittadini.
Rottamazione delle cartelle: vengono definiti nel dettaglio tempi e modi per la rottamazione delle cartelle esattoriali. Allargata la platea: la possibilità di rottamazione viene estesa anche alle cartelle notificate nel 2016 (quindi il periodo ammesso è 2000-2016). Diluiti i pagamenti: i pagamenti legati alla definizione agevolata possono essere pagati in 5 rate anziché 4, fermo restando che dovranno essere pagati per il 70% nell’anno 2017 e per il restante 30% nel 2018. Più tempo per presentare la domanda: si allungano poi i tempi entro i quali sarà possibile presentare la dichiarazione all’agente della riscossione, che slitta dal 23 gennaio 2017 al 31 marzo 2017. Clausola di salvaguardia: viene prevista per i contribuenti che hanno già richiesto la definizione agevolata secondo le vigenti, meno favorevoli, condizioni.
Pacchetto semplificazioni fiscali. Molte le novità del decreto che riguardano le semplificazioni di natura fiscale, tra cui la moratoria estiva, con lo stop ai versamenti fiscali derivanti da accertamenti automatici tra il 1° agosto e il 4 settembre; l’utilizzo dell’F24 cartaceo per operazioni fino a 1.000 euro e per i contribuenti non titolari di partiva Iva; Tax day: spostate le scadenze dal 16 al 30 giugno di ogni anno di Ires, Irpef e Irap (i versamenti Imu e Tasi restano al 16 giugno); Certificazione unica: spostato dal 28 febbraio al 30 marzo il termine per l’invio della Cu, il vecchio “Cud”, da parte dei datori di lavoro;
Rimodulate scadenze 730: spostata al 23 luglio la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi tramite 730 precompilato; anche i Caf potranno inviare i modelli 730 ordinari fino al 23 luglio a patto che abbiano processato almeno l’80% delle dichiarazioni entro il 7 luglio; taglio agli adempimenti: eliminati diversi adempimenti informativi, dalla cedolare secca agli immobili detenuti all’estero alla scelta dei regimi contabili opzionali;
Partite Iva: chiuse d’ufficio, da parte dell’Agenzia delle entrate, se inattive per tre anni; esteso il ricorso alla Pec per notifiche e atti catastali; prelievi bancari delle imprese: non innescano accertamenti i prelievi disposti dalle imprese fino a 1.000 euro al giorno e 5.000 al mese; trasferte professionisti: diventano deducibili le spese sostenute in trasferta dai professionisti.
Inoltre, dal 2017 vengono aboliti gli studi di settore e al loro posto arrivano gli “indici sintetici di affidabilità fiscale” che premiano i contribuenti più seri e affidabili. A questi indici del contribuente saranno collegati anche meccanismi premiali per le imprese più affidabili, come l’esclusione o la riduzione dei termini per gli accertamenti, oltre a vantaggi come rimborsi più veloci.
Crediti e debiti agricoli: ok alla moratoria
E nelle more del decreto fiscale, è stato approvato anche un mio ordine del giorno sulla semplificazione per accedere alla moratoria sui crediti e sui debiti in agricoltura. Un atto che prende le mosse dal fatto che l’indebitamento delle aziende zootecniche italiane è cresciuto a causa della lunga crisi del settore lattiero-caseario e del settore suinicolo. Al fine di contribuire alla ristrutturazione del settore lattiero, anche in relazione al superamento del regime europeo delle quote latte e al miglioramento della qualità del latte bovino, la legge di stabilità 2015 ha istituito, presso il Ministero delle Politiche agricole, il Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario, con una dotazione iniziale pari a 8 milioni di euro per il 2015 e a 50 milioni di euro per il 2016 e il 2017. Sono state ripartite le risorse disponibili del Fondo (15 milioni di euro per il 2016, oltre a 3 milioni di euro agg iuntivi in conto residui, e 38 milioni di euro per il 2017) e sono stati definiti i criteri e le modalità di accesso da parte delle aziende del settore.
Il Decreto Enti locali, approvato ad agosto 2016, prevede di intervenire per superare l’emergenza e favorire la ripresa economica, alle imprese operanti nei settori suinicolo e della produzione del latte bovino, con la concessione di un contributo destinato alla copertura dei costi sostenuti per interessi sui mutui bancari negli anni 2015 e 2016. Il decreto legge approvato a ottobre sempre in tema fiscale, autorizza la spesa di 30 milioni di euro per la concessione di garanzie.
Ma i criteri restrittivi introdotti nell’applicazione dei provvedimenti precedenti, oltre alle complesse procedure e modalità di erogazione, rischiano di limitare fortemente il campo delle imprese beneficiarie e di escludere dal beneficio proprie le imprese più indebitate e a rischio di chiusura. Ecco perché ho chiesto di impegnare il Governo a provvedere a semplificare le modalità di presentazione e di erogazione dei Fondi a disposizione di Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, per le aziende agricole per consentire a quest’ultime di accedere al credito finalizzato agli investimenti sia per il consolidamento dei debiti che dei crediti.
Solidarietà a Rosy Bindi
Questa settimana è stata segnata anche da un episodio spiacevole che ha visto protagonisti due esponenti del Pd. Come avrete letto, il presidente di Regione Campania Vincenzo De Luca ha offeso gravemente l’on. Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia. Mi sono sentito di esprimere piena solidarietà all’on. Bindi per le gravi parole espresse nei suoi confronti. I toni che si devono usare in politica sono quelli della sobrietà, anche perché dobbiamo essere i primi a dare l’esempio.
Altri appuntamenti sul referendum
“Referendum costituzionale: le ragioni del Sì, le ragioni del No – Conoscere per scegliere” è il titolo dell’incontro organizzato dalla Civica Dairago, lunedì 21 novembre 2016, alle 21, in biblioteca comunale, in via Damiano Chiesa 14, a Dairago, appunto. Io intervengo per le ragioni del Sì, Jonathan Chiesa, di Sinistra italiana, per quelle del No. Modera Carlo Colombo, giornalista de La Prealpina.
“Referendum costituzionale – Una scelta responsabile” è il titolo del dibattito cui parteciperò martedì 22 novembre 2016, alle 21, al Centro Nocetum, in via San Dionigi 77, a Milano. Assieme a me ci sarà l’on. Elena Centemero, parlamentare Fi. Qui la locandina.
Le Parrocchie dell’Unità pastorale Forlanini organizzano una conferenza, lunedì 28 novembre 2016, alle 21, alla parrocchia San Nicolao della Flue, salone Concilio Vaticano II, in via Dalmazia 11, a Milano, sul referendum costituzionale. Assieme a me sempre l’on. Elena Centemero. Moderatore Francesco Sdraiati. Qui la locandina.
LA RIFORMA PASSO PASSO
Ancora le nuove funzioni della Camera
Ecco gli ultimi articoli che verranno modificati per le ultime, nuove funzioni della Camera.
Testo vigente art. 81 | Testo modificato art. 81 |
Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. | identico |
Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. | Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione della Camera dei deputati adottata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. |
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte | identico |
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. | La Camera dei deputati ogni anno approva con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. |
L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. | identico |
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale. | Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti della Camera dei deputati, nel rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale. |
Testo vigente art. 82 | Testo modificato art. 82 |
Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. | La Camera dei deputati può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. Il Senato della Repubblica può disporre inchieste su materie di pubblico interesse concernenti le autonomie territoriali. |
A tale scopo nomina fra i propri componenti una commissione formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. La commissione d’inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni della autorità giudiziaria. | A tale scopo ciascuna Camera nomina fra i propri componenti una Commissione. Alla Camera dei deputati la Commissione è formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. La Commissione d’inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. |
Commento
L’articolo 38 del testo di legge costituzionale reca una serie di disposizioni consequenziali e di coordinamento che novellano più articoli della Carta costituzionale e due leggi costituzionali.
Il comma 6 modifica i commi secondo, quarto e sesto dell’articolo 81 della Costituzione, che disciplinano l’equilibrio tra le entrate e le spese del bilancio e la legge di bilancio. Il testo di legge costituzionale riferisce alla sola Camera dei deputati le previsioni riferite, nel testo vigente, ad entrambe le Camere. Come conseguenza della riforma costituzionale, dunque, il ricorso all’indebitamento è consentito previa autorizzazione della sola Camera dei deputati adottata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. È la Camera dei deputati ogni anno ad approvare con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabi liti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti della sola Camera dei deputati, nel rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale.
L’articolo 20 del testo di legge costituzionale interviene sull’articolo 82 della Costituzione, in tema di istituzione di Commissioni di inchiesta. Il nuovo testo stabilisce, al primo comma, che la Camera dei deputati può disporre inchieste su materie di pubblico interesse, mentre il Senato della Repubblica può disporre inchieste su materie di pubblico interesse “concernenti le autonomie territoriali”. Il novellato secondo comma dell’articolo 82 Cost. prevede quindi che, a tale scopo, ciascuna Camera nomini fra i propri componenti una commissione. Soltanto per la Camera si stabilisce che la commissione di inchiesta sia formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. Analogamente a quanto già oggi previsto, le commissioni d’inchiesta procederanno alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. In via generale , infine, potrà essere definito in sede applicativa se e in quale misura nel nuovo sistema di bicameralismo differenziato possano trovare spazio organi bicamerali.
Paolo Cova