Via libera, questo pomeriggio, alla Camera, a un ordine del giorno dell’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, sulla semplificazione per accedere alla moratoria sui crediti e sui debiti in agricoltura. L’atto è stato presentato e votato nelle more della Conversione in legge del decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili, ovvero il Decreto fiscale.
“L’indebitamento delle aziende zootecniche italiane è cresciuto a causa della lunga crisi del settore lattiero-caseario e del settore suinicolo, una piaga che, se non sarà debellata, è destinata a decimare le imprese attive e a incidere sulla capacità produttiva nazionale di latte, prodotti caseari e della trasformazione della carne suina – spiega Cova nell’odg –. Al fine di contribuire alla ristrutturazione del settore lattiero, anche in relazione al superamento del regime europeo delle quote latte e al miglioramento della qualità del latte bovino, la legge di stabilità 2015 ha istituito, presso il Ministero delle Politiche agricole, il Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario, con una dotazione iniziale pari a 8 milioni di euro per il 2015 e a 50 milioni di euro per il 2016 e il 2017. Sono state ripartite le risorse disponibili del Fondo (15 milioni di euro per il 2016, oltre a 3 milioni di euro aggiuntivi in conto residui, e 38 milioni di euro per il 2017) e sono stati definiti i criteri e le modalità di accesso da parte delle aziende del settore”.
D’altra parte, il Decreto Enti locali, approvato ad agosto 2016, prevede di intervenire per superare l’emergenza e favorire la ripresa economica, alle imprese operanti nei settori suinicolo e della produzione del latte bovino, con la concessione di un contributo destinato alla copertura dei costi sostenuti per interessi sui mutui bancari negli anni 2015 e 2016. E il decreto legge approvato a ottobre sempre in tema fiscale, autorizza la spesa di 30 milioni di euro per la concessione di garanzie.
“Ma i criteri restrittivi introdotti nell’applicazione dei provvedimenti precedenti, oltre alle complesse procedure e modalità di erogazione, rischiano di limitare fortemente il campo delle imprese beneficiarie e di escludere dal beneficio proprie le imprese più indebitate e a rischio di chiusura”, fa presente Cova.
Ecco perché “ho chiesto di impegnare il Governo a provvedere a semplificare le modalità di presentazione e di erogazione dei Fondi a disposizione di Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, per le aziende agricole per consentire a quest’ultime di accedere al credito finalizzato agli investimenti sia per il consolidamento dei debiti che dei crediti”.
Roma, 16 novembre 2016