“Proseguono le audizioni in commissione uranio impoverito. Sta finalmente emergendo che le gravi malattie di molti militari italiani nascono in un contesto di multifattorialità che prescinde dalla dimostrazione di uno stringente nesso di causalità”, dichiara Diego Zardini, capogruppo Pd in Commissione. “L’audizione di oggi del professor Trenta ha rafforzato la nostra determinazione ad andare fino in fondo. Se nella precedente audizione, infatti, Trenta aveva tenacemente sostenuto l’assenza di ruolo nelle malattie dei nostri militari della radioattività dell’uranio impoverito, questa mattina ha confermato le sue dichiarazioni rese in tribunale, autonomamente rilevate dalla Commissione, che incolpavano le nanoparticelle derivanti dall’esplosione dei proiettili arricchiti all’uranio depleto (“L’uranio depleto è il mandante, le nanopolveri l’esecutore”). Nessuna reticenza può impedirci di svolgere il nostro ruolo, lavoreremo assieme per ricostruire la fiducia tra istituzioni e cittadini, tra Stato e militari: il patto deve essere chiaro. Il nostro impegno è che questa sia l’ultima commissione di inchiesta su questi temi, perché saremo stati capaci di far luce sui fatti, senza intenti punitivi, ma per ottenere giustizia e garantire salute e sicurezza a tutti i cittadini e lavoratori come previsto dall’art. 32 della Costituzione Italiana. Crediamo che solo così lo Stato avrà svolto il suo ruolo fino in fondo”.