News dal Parlamento

Stop ai conflitti d’interesse

Importante approvazione questa settimana, alla Camera: con 218 voti favorevoli, 94 contrari (M5s e Sel) e 8 astenuti, abbiamo approvato le Disposizioni in materia di conflitti di interessi, che ora passano all’esame del Senato. Il provvedimento interviene a disciplinare la risoluzione dei conflitti di interesse dei titolari di cariche di governo nazionale e i titolari di cariche di governo regionale, sostituendo la normativa vigente.

Ecco quali sono le principali disposizioni introdotte. Intanto, sono previsti puntuali obblighi dichiarativi in capo ai titolari delle cariche di Governo, e conseguenti sanzioni, differenziate nelle ipotesi di incompleta o mancata dichiarazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, o di dichiarazioni tardive o ancora mendaci. Poi, viene introdotto un rafforzamento del regime delle incompatibilità per le cariche di Governo.

Ma la vera novità rispetto alla legge Frattini, che valeva fino a ora, è la possibilità, nelle ipotesi più rilevanti, di risolvere la propria posizione conflittuale, anche in via preventiva, attraverso le misure tipiche per la soluzione del conflitto di interessi, ossia mediante l’affidamento in gestione dei beni e delle attività patrimoniali, attraverso la sottoscrizione di un contratto di gestione, oppure, se non sussistono altre misure possibili per evitare il conflitto di interessi, la vendita su richiesta dell’Autorità, dei beni e delle attività rilevanti. Questo avviene quando il titolare della carica di governo nazionale possieda, anche per interposta persona o tramite società fiduciarie, partecipazioni rilevanti nei settori della difesa, del credito, dell’energia, delle opere pubbliche di preminente interesse nazionale, delle comunicazioni e dell’editoria di rilevanza nazionale,dei servizi pubblici erogati in concessione o autorizzazione, in imprese operanti nel settore pubblicitario, oppure quando la concentrazione degli interessi patrimoniali e finanziari in capo al titolare della carica di governo siano tali da condizionare l’esercizio delle funzioni pubbliche ad esso attribuite o da alterare le regole di mercato relative alla libera concorrenza.

Per i membri del Parlamento viene rivista la disciplina della ineleggibilità, prevedendola per coloro che hanno il “controllo”, e non la rappresentanza legale, di società che risultino vincolate allo Stato con contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di notevole entità economica, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica. Per i consiglieri regionali viene introdotta una normativa di principio in questo senso.

Una risoluzione contro il doping

La mia personale lotta al doping sta per prendere il volo: mercoledì 2 marzo, la risoluzione che mette le basi per regole diverse e più stringenti, comincerà a essere esaminata nelle Commissioni congiunte Cultura e Sanità della Camera dei Deputati.

È arrivato il momento di chiedere al Governo l’impegno a creare un’Agenzia nazionale antidoping terza, ossia indipendente sia dal Coni che dallo stesso Governo, con una propria autonomia finanziaria. Questo sarà il primo e fondamentale passo per combattere e fermare una volta per tutte il malcostume del doping, sia nello sport professionistico, sia giovanile che amatoriale. Fenomeno che non falsa solo i risultati sportivi, ma danneggia gravemente la salute degli atleti e alimenta anche il malaffare. La vicenda dei whereabouts che ha coinvolto l’atletica italiana, ha mostrato come l’attuale sistema di controllo non abbia funzionato e debba essere riformato con un Agenzia terza.

Tra i punti più importanti, la risoluzione impegna il Governo a superare la norma che conferisce a Coni-Nado l’attività di controllo antidoping sulle attività sportive agonistiche di livello nazionale e internazionale, a creare un’Agenzia nazionale antidoping indipendente, appunto, che assorba la Commissione di vigilanza e l’Agenzia Coni-Nado,​ a conferire a questa Agenzia terza l’organizzazione dei controlli e degli esami​ e i procedimenti disciplinari, a nominare un commissario autonomo​ che realizzi questa agenzia​.

Le provocazioni degli industriali

Alcuni industriali del latte stanno proponendo contratti palesemente sotto i costi di produzione. Ebbene, non solo non lo possono fare, ma danneggiano tutta l’importante filiera lattiero-casearia. Invece, il percorso fatto finora da parte di questa filiera, con l’accordo sottoscritto dai soggetti interessati al Ministero delle Politiche agricole, deve essere la strada per darle valore. Filiera che, unita, può ottenere buoni risultati.

Resta il fatto che, rispetto a come si stanno comportando certi industriali, l’art. 62 e il Decreto 51 non consentono di fissare prezzi sotto i costi di produzione e il Garante della concorrenza e del mercato ora ha tutti gli strumenti per vigilare e sanzionare, come è avvenuto all’estero. Il mio invito è davvero quello di tenere un comportamento consono a quanto deciso, per il bene non solo dei produttori, ma di tutta questa importante filiera che termina – e gli industriali lo sanno bene – con il consumatore finale.

Il futuro del latte

Venerdì 4 marzo 2016, alle 20, all’Itas di Codogno, in provincia di Lodi, interverrò alla tavola rotonda “Latte italiano: quale futuro?”, organizzata dagli allevatori lodigiani con il patrocinio del Comune. Assieme a me ci saranno Angelo Rossi, responsabile del Clal, Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad Italia, Marco Minardi, del Consorzio latte italiano “Sogno o realtà”, e i rappresentanti degli industriali del latte e delle organizzazioni di categoria. Nell’occasione verrà presentata la campagna informativa rivolta al consumatore e intitolata “100% latte italiano”. Se vuoi leggere la locandina clicca qui

Scoprire Milano

Mi fa piacere segnalare che l’Associazione musicale MusicalMente di Landriano (Pavia) propone “Milano ritrovata”, un percorso di tre visite guidate per scoprire aspetti sconosciuti della metropoli.

La prima si terrà domenica 20 marzo 2016, con partenza alle 15, durata della visita 90 minuti con meta il Museo del Teatro alla Scala. Il gruppo minimo deve essere di 20 persone e il costo è di 13 euro, comprensivo del biglietto d’ingresso.

Domenica 17 aprile 2016, sempre alle 15, si visiterà la Milano nuova, ovvero il rinnovato quartiere Garibaldi, sempre per una durata di 90 minuti e un gruppo minimo di 20 persone. Costo della visita 10 euro. C’è tempo fino al 14 marzo per confermare e pagare.

Infine, domenica 22 maggio 2016, alle 15, la visita, della durata di 140 minuti, sarà al Cimitero monumentale. Sempre 10 euro, tempo per prenotarsi entro il 14 aprile.
Le visite guidate sono a cura di Milano Guida. Per conferme e prenotazioni contattare Antonia Pallottini cell. 347 9297376 o scrivere a musicalmentelandriano@hotmail.it, clicca qui per la locandina.

Cari lettori,

vi anticipo che, come ogni anno, ho programmato nel mese di marzo due incontri di rendicontazione del lavoro svolto in Parlamento, per maggiori informazioni clicca qui.

Paolo Cova