Nell’ambito della discussione sul disegno di legge sulle “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura”, che si è tenuta in queste ore alla Camera, è intervenuto anche l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, che ha presentato un ordine del giorno sul tema della genetica zootecnica, approvato dall’Aula.
“Un aspetto importante e fondamentale che sta affrontando questo collegato all’agricoltura è quello della delega alla revisione della legge n. 30/91 che è un passaggio importante perché riguarda tutto il sistema che interviene sulla genetica e sulla gestione della nostra biodiversità zootecnica, in tutti i comparti, bovino, suino, equino, ovicaprino – ha spiegato Cova –. In questi anni abbiamo assistito a una ritardata applicazione e una estrema farraginosità della burocrazia della legge. Ma non è solo questo il punto: serve proprio un sistema di gestione dei libri genealogici che offra ai nostri agricoltori dati certi e informazioni che garantiscano un continuo miglioramento dei nostri allevamenti”.
Altro aspetto importante sottolineato da Cova, il fatto che “nella delega si chiede di preservare la biodiversità zootecnica italiana. E anche il mio ordine del giorno, appena approvato, va nella direzione di garantire agli allevatori che ogni dato raccolto sia libero da conflitti di interessi e che il controllore non sia anche il controllato”.
Non solo: solo pochi giorni fa, “anche a livello di Commissione europea, è stato approvato un nuovo regolamento, ora al vaglio del Parlamento europeo, che va nell’ottica di riformare tutto il sistema della gestione dei libri genealogici e della commercializzazione del mercato genetico – ha ricordato, infine, Cova –. L’approvazione di questo regolamento europeo che riguarda le associazioni di allevatori, le Apa, e la commercializzazione del materiale germinale è un motivo per la politica per intervenire in modo strutturale e offrire nuove prospettive per il futuro della zootecnia”.
Nel dettaglio, l’ordine del giorno ha impegnato il Governo a “rivedere l’attuale normativa in materia di controlli funzionali e valutazioni genetiche del bestiame al fine di garantire che l’esercizio di tali funzioni pubbliche avvenga nel rispetto dei principi della concorrenza; prevedere il riconoscimento del principio che i soggetti che hanno la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici, dei controlli funzionali fenotipici e le associazioni di razza non devono avere partecipazioni o interessi nella commercializzazione di materiale germinale e seminale”.
Roma, 18 febbraio 201 6