Sostengo e voto Beppe Sala
Carissime e carissimi,
Milano, grazie a questi anni di buon governo cittadino, ha riscoperto il suo ruolo di grande metropoli, riferimento certo a livello nazionale ma anche internazionale.
Ora è arrivato il momento di fare un nuovo salto di qualità. La nostra città deve crescere ancora di più da un punto di vista dell’innovazione, del lavoro, dell’inclusione.
Per fare ciò è necessaria una rafforzata capacità di guardare al domani in chiave strategica, costruendo progetti e politiche che proiettino la nostra città – dalla sfida del dopo Expo alla realizzazione della Città metropolitana – nel futuro. Il tutto con lo sguardo e l’attenzione rivolto alle nuove generazioni che in Milano nascono o arrivano per studiare e costruire il proprio futuro.
Per questi motivi sostengo e voto alle primarie del centrosinistra Beppe Sala.
Tantissimi hanno apprezzato le sue capacità nella gestione di EXPO e l’occasione che Milano ha avuto, anche grazie al suo operato, di essere una porta aperta alle diverse realtà del mondo presentandosi come città accogliente, bella, capace di gestire eventi straordinari con serietà e sicurezza.
Tuttavia, solo se uscirà vincitore dalle primarie potrà candidarsi e continuare questo progetto.
Per questo ti invito a votarlo e sostenerlo già alle primarie che si terranno il prossimo 7 febbraio 2016. Ogni voto, ogni presenza è importante anche la Tua!
Se vuoi leggere il volantino clicca su
Doping: basta parole, servono fatti
“Più veloce del doping – Istruzione e prevenzione prima di tutto” è il titolo del convegno che si è tenuto a Sesto San Giovanni, organizzato dal Centro sportivo Libertas Sesto con il patrocinio del Comune, al quale ho partecipato come relatore assieme al campione Stefano Mei e al medico Alessandro Da Ponte.
Ho sottolineato che se tutti sono contro il doping a parole, poi, però, non si realizza l’agenzia terza come previsto dalla legge e se controllore e controllato sono le stesse persone, non c’è chiarezza di intervento, i controlli non possono essere veramente super partes. Invece, se vogliamo candidarci a Roma 2024, dobbiamo arrivare con questo fiore all’occhiello da offrire al Cio per vincere l’assegnazione. Adesso serve un segnale di sport pulito, piuttosto che un medagliere ricco, ma senza valore.
Inoltre, ho aggiunto, bisogna fare una grande azione di prevenzione e di ricerca. Nel 2015 tre marciatori di vertice sono stati fermati perché trovati positivi a un farmaco dopante non ancora autorizzato al commercio. Questo significa che abbiamo atleti che sono delle vere e proprie cavie, oltre tutto non sapendo ancora se il farmaco fa bene o male o provoca danni più o meno gravi. Se l’antidoping non fa ricerca, non riesce a individuare questi farmaci e trovare quelle molecole che difficilmente sappiamo che vengono usate.
Una battaglia dura da combattere perché vincere una medaglia comporta che la federazione guadagni soldi e prestigio e qualcuno chiude gli occhi. Questo è il livello di alcuni dirigenti e allenatori, che poi dalle vicende escono sempre puliti, ma sono proprio quelli che non fanno la lotta al doping perché vivono di luce riflessa rispetto ai risultati ottenuti dal loro atleta.
Infine, ho espresso il mio rammarico per la mancata assegnazione della delega allo sport in questo rimpasto di Governo: avrebbe dato slancio sia alla lotta al doping, sia a una ripresa dell’attività agonistica di vertice che ora latita.
Finalmente l’indicizzazione
Questa settimana si è tenuta la prima riunione del Comitato consultivo previsto dall’accordo di filiera per il sostegno al comparto lattiero caseario siglato al Ministero delle Politiche agricole a novembre. Il lavoro svolto da tutta la filiera ha portato a fare un altro passo in avanti per rendere più stabile il settore lattiero caseario, in particolare gli allevatori che stanno vivendo una grave crisi, e verso una maggiore ridistribuzione dei guadagni su tutta la filiera.
Finalmente dopo un decennio si è arrivati a un sistema base di indicizzazione del prezzo del latte, attraverso un meccanismo oggettivo che tiene conto dei costi di produzione e dell’andamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed estero. L’indicizzazione consentirà di indicare un prezzo di riferimento che consente agli allevatori di vedersi riconosciuto il proprio lavoro e i propri investimenti sulla produzione di latte di qualità.
Altri punti molto importanti, la firma di un contratto che ha durata annuale per consentire ai produttori di programmare i propri investimenti e di non vivere alla giornata, e l’impegno preso dalla Gdo di investire sulla promozione dei prodotti lattiero caseari fatti con latte 100% italiano che consentirà di valorizzare sempre più la nostra qualità.
Obiettivo Mezzogiorno
Questa settimana, alla Camera, abbiamo approvato una mozione per il rilancio del Mezzogiorno. L’atto impegna il Governo, tra l’altro, a conseguire un miglioramento complessivo della qualità del sistema dei trasporti e mobilità; a promuovere piani di rigenerazione urbana, partendo dalla messa in sicurezza e valorizzazione dei centri storici; a prevedere per l’anno 2016 un piano straordinario di interventi pubblici a sostegno dell’alfabetizzazione digitale; a supportare e tutelare le produzioni agricole di qualità; ad attivare in via prioritaria le misure di contrasto all’indigenza; a rafforzare i piani e i progetti in materia di edilizia scolastica ed impiantistica sportiva; a promuovere ulteriori investimenti nell’ambito della manutenzione e messa in sicurezza del territorio; ad investire nella valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico e culturale; a proseguire nell’azione di rafforzamento degli organ ici; ad investire in un rafforzamento delle attività di orientamento per i giovani che intendono intraprendere studi universitari; a proseguire nell’azione di bonifica e caratterizzazione di aree industriali dismesse; ad investire nella promozione turistica; ad avviare un’attività di monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza in ambito sanitario.
Risarcimenti sanitari: cosa cambia
Alla Camera abbiamo dato il via libera anche alle disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario che ora passa al Senato. L’obiettivo è il mantenimento dell’equilibrio tra la tutela del professionista e la possibilità per il cittadino di avere un risarcimento in tempi più brevi.
Nato da un disegno di legge del Parlamento, il provvedimento riguarda non solo i medici, ma tutti gli operatori sanitari e fa riferimento a tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie.
Viene prevista, dunque, l’introduzione della disciplina per l’organizzazione delle strutture sanitarie che riguarda la riforma del sistema di auditing, l’allargamento ad altre figure professionali della carriera manageriale, l’assicurazione per tutti i professionisti.
Il cittadino mantiene la possibilità di richiedere il danno alla struttura, ma vengono introdotte norme per aiutare ad avere in tempi più rapidi la risposta relativa al danno subito. Sul modello Rc auto, ci si potrà rivolgere direttamente all’assicurazione della struttura o del libero professionista.
Altre novità, l’accertamento tecnico preventivo, il fondo di garanzia, linee guida sulla condotta del medico.
Autovelox, ma per prevenzione
Le iniziative in merito al corretto utilizzo dei dispositivi di rilevazione automatica della velocità e alla destinazione dei proventi derivanti dal relativo sistema sanzionatorio sono contenute nell’altra mozione approvata, in questi giorni, dall’Aula. La premessa è tragica: nella circolazione stradale l’Italia ha il tasso di incidentalità e di mortalità più elevato tra i grandi Paesi europei e sopra la media comunitaria. Nel 2014, in crescita nel 2015, sono stati registrati 177.031 incidenti con 251.147 feriti e ben 3381 morti, in aumento rispetto al 2013.
Che fare? La mozione impegna il Governo a promuovere l’uso di strumenti telematici di controllo delle infrazioni al codice della strada, con particolare attenzione all’accertamento delle infrazioni più pericolose e ai tratti stradali dove si registra il maggior numero di incidenti. Ma anche ad assumere iniziative per effettuare un’attenta verifica sul corretto impiego dei sistemi automatici di controllo sulle strade e, in particolare, per accertare che questi sistemi siano efficaci ai fini della prevenzione dei sinistri. E a fare in modo che le risorse destinate agli enti locali per la manutenzione, la sicurezza e i controlli sulle strade siano inquadrate nell’ambito di piani coordinati con obiettivi misurabili di sicurezza stradale.
Le regole contro il terrorismo
Tra le approvazioni importanti, questa settimana, anche quella del disegno di legge sulle Norme per il contrasto al terrorismo che ha autorizzato la ratifica di cinque atti internazionali finalizzati alla prevenzione e alla repressione del fenomeno, dettando norme di adeguamento interno. Si tratta della ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005, del Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003, della Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, sempre a Varsavia il 16 maggio 2005, del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015.
Questi atti sono degli strumenti giuridici che possono aiutare a monitorare e prevenire meglio le forme di terrorismo. E per farlo era necessario dotarsi, sul piano internazionale, di regole comuni. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.
Paolo Cova