Tutte le novità della riforma
Alla Camera, l’approvazione più importante della settimana riguarda la riforma che modifica diversi articoli della seconda parte della Costituzione e che tornerà in Parlamento per l’ultima lettura per essere poi sottoposta al referendum popolare. Come sapete, ora è stato completato il primo dei due passaggi parlamentari previsti per le modifiche costituzionali. Riassumo le principali novità.
Fine del bicameralismo paritario: una sola Camera, quella dei deputati, darà la fiducia al Governo e, salvo alcune materie, svolgerà la funzione legislativa esclusiva. Il Senato sarà più snello e avrà competenze solo su leggi costituzionali, sugli enti locali e trattati internazionali. Il nuovo Senato sarà composto da 100 senatori, di cui 95 eletti e 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Tra i 95 senatori eletti 74 saranno votati da parte dei consiglieri regionali e provinciali tra i consiglieri stessi, mentre 21 saranno votati, sempre dai consiglieri regionali e provinciali, tra i sindaci. I 100 senatori non avranno indennità.
E poi, l’iter legislativo sarà semplificato, per cui l’approvazione di una legge avrà tempi certi e ridotti; vi sarà un nuovo rapporto tra Stato e Regioni, soprattutto per quanto riguarda le rispettive competenze legislative; sono aboliti Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, e Province; vengono modificati i quorum di validità del voto per i referendum abrogativi; i regolamenti parlamentari dovranno garantire forme e tempi certi sia della discussione che della deliberazione sulle proposte di legge di iniziativa popolare, che dovranno essere presentate da 150.000 elettori; viene modificato anche il quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica; viene inserito nell’articolo 97 della Costituzione l’obbligo di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza dell’amministrazione; per quanto riguarda la Corte costituzionale, viene introdotto il giudizio preventivo di costituzionalità per le leggi elettorali e modificata la modalità di nomina dei giudici costituzionali.
Infine, un capitolo che piacerà a tutti: i tagli ai costi della politica. Con questa riforma vengono eliminati i rimborsi pubblici ai gruppi politici regionali e stabilito un tetto agli stipendi di presidenti e consiglieri regionali che dovranno essere pari o inferiori a quelli dei sindaci dei Comuni capoluogo di regione.
Ilva, nodo sciolto
Un altro dei grossi nodi che andavano sciolti in tempi brevi, riguarda il decreto legge sui complessi aziendali del gruppo Ilva, ultimo anello di una catena per il rilancio industriale e il risanamento ambientale del più grande complesso siderurgico d’Europa, che abbiamo approvato sempre in settimana.
Il decreto fissa il termine ultimo per concludere la procedura di cessione del polo industriale, oggi in stato di amministrazione straordinaria, al 30 giugno 2016, e quello per il l’attuazione del Piano ambientale, cioè il piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria, al 31 dicembre 2016. Dovrà essere garantito il rispetto dei limiti emissivi stabiliti a livello comunitario e viene stabilito l’obbligo per l’aggiudicatario, relativamente allo stabilimento di Taranto, di presentare alle Camere, per almeno 5 anni, una relazione semestrale sullo stato della riconversione industriale.
Vengono, poi, disposti due fondi per finanziare realtà all’interno dell’azienda: un Fondo di 300 milioni per le esigenze finanziarie improrogabili e un Fondo di 800 milioni al fine esclusivo di attuare e realizzare il piano ambientale.
Previste anche misure concrete a sostegno dei lavoratori dello stabilimento di Genova: viene esteso fino al 30 settembre 2016 l’aumento del 10% della retribuzione persa a seguito dell’orario di lavoro e perseguita la continuità occupazionale anche tramite il ricorso al lavoro socialmente utile.
Sesto è più veloce del doping
“Più veloce del doping – Istruzione, informazione e prevenzione prima di tutto” è il titolo dell’incontro che si svolgerà sabato 30 gennaio 2016, dalle 9.30 alle 12.30, a Villa Visconti d’Aragona, a Sesto San Giovanni.
Organizzato dal Centro sportivo Libertas Sesto, con il patrocinio del Comune, che porterà i suoi saluti con Andrea Rivolta, vicesindaco e assessore allo Sport, vedrà, oltre alla mia partecipazione, gli interventi di Roberta Perego, assessore comunale alle Politiche educative e sociali, di Stefano Mei, oro ai Mondiali di atletica del 1985, e del medico Alessandro Da Ponte.
Sarà l’occasione per fare il punto su un problema sociale che, come sapete, mi sta a cuore e seguo da vicino e che rischia di diventare una vera e propria piaga dello sport italiano. La prevenzione, a partire dai più giovani, è l’unica soluzione valida in un mondo che ormai punta solo al risultato e non considera le conseguenze.
Paolo Cova