News dal Parlamento

Missioni e cooperazione: strada della pace

Alla Camera abbiamo approvato la legge di conversione del decreto che autorizza la proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali, nonché la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione in numerose aree internazionali di crisi. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.

Il decreto è stato, dunque, discusso e votato proprio pochi giorni dopo i terribili attentati che hanno colpito Parigi venerdì 13 novembre. E proprio in relazione a questi accadimenti, il relatore ha voluto sottolineare che è nel nome della pace e della giustizia, e della necessità di contribuire attivamente a garantirle e a difenderle, che questo provvedimento è stato emanato. In questo spirito, si prevede il finanziamento di un’ampia serie di iniziative di cooperazione e di sostegno ai processi di ricostruzione e alle misure di sostegno alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.

Il decreto contiene, dunque, le autorizzazioni di spesa necessarie alla proroga del termine per la partecipazione italiana a diverse missioni internazionali delle Forze armate e delle forze di polizia, le relative norme sul personale e quelle in materia penale e contabile.

Appalti, si cambia

Via libera, questa settimana, anche alla legge delega che riforma la disciplina degli appalti e delle concessioni pubbliche seguendo tre parole d’ordine: semplificazione, trasparenza, qualità. Ora il provvedimento torna al Senato.

Nata dalla necessità di recepire le direttive europee per l’adeguamento della normativa italiana in materia di appalti e contratti pubblici, la legge opera un riordino complessivo della materia e rappresenta un’importante riforma per il rilancio economico del nostro Paese, in particolare per il settore dell’edilizia e dei lavori pubblici.

L’obiettivo è rendere più semplici e flessibili le procedure degli appalti relativi a lavori, servizi e forniture, agevolare l’accesso alle imprese, in particolar modo quelle di piccole e medie dimensioni, e garantire l’efficienza dei lavori stessi, attuando controlli e assicurando l’esecuzione nei tempi e nelle modalità previste.

Cambiamenti sostanziali riguardano gli affidamenti sia per la progettazione che per l’esecuzione delle opere, la richiesta di maggiore qualificazione delle stazioni appaltanti e delle imprese, il ruolo rafforzato dell’Autorità nazionale anticorruzione, il divieto di deroghe alle procedure di affidamento, la riduzione delle varianti in corso d’opera, l’eliminazione dell’aggiudicazione con il criterio del massimo ribasso per le professioni tecniche, la maggiore centralità della fase progettuale sostituendo il progetto preliminare con quello esecutivo.

Proteggiamo la biodiversità

Importante, poi, l’approvazione della legge sulla tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria, che nasce dalla consapevolezza che la perdita di questo patrimonio aumenta a ritmi incessanti ed è necessario intervenire subito.

Il provvedimento istituisce: l’Anagrafe nazionale della biodiversità agraria e alimentare, allo scopo di registrare tutte le risorse genetiche locali di origine vegetale, animale e microbica a rischio di estinzione e di erosione genetica; la Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare, composta dalle strutture locali, regionali e nazionali per la conservazione ex situ del germoplasma (corredo genetico) degli agricoltori e allevatori custodi, che svolge ogni attività diretta a preservare le risorse genetiche locali dal rischio di estinzione o di erosione genetica e si attiva per incentivarne la reintroduzione in coltivazione o in altre forme di valorizzazione; il Portale nazionale della biodiversità agraria e alimentare, per creare un sistema di banche dati interconnesse delle risorse genetiche locali individuate; il Comitato permanente per la biodiversità agraria e alimentare, istituito presso il Ministero delle Politiche agricole per garantire il coordinamento delle azioni tra i diversi livelli di Governo, Stato, Regione e Province autonome sulla materia della tutela della biodiversità agroalimentare.

Tutto questo per dotare il nostro Paese di un sistema di norme capace di riconoscere, proteggere, recuperare e organizzare la biodiversità agricola ed alimentare, per investire sull’enorme ricchezza rappresentata da varietà e razze locali e per valorizzare l’inestimabile patrimonio italiano di conoscenze, memoria e pratiche sostenibili.

 

 

 

Riso tutelato in etichetta

E sempre in tema di protezione dei nostri prodotti agroalimentari, alla Camera abbiamo approvato una mozione che affronta i problemi del mondo della risicoltura, il quale attraversa una fase di cambiamento di notevole portata. Il comparto è per certi versi vulnerabile a causa di un paventato e progressivo venir meno della protezione offerta dalle politiche integrative della Politica agricola comune e per l’aumento progressivo delle importazioni a dazio zero.

Poiché l’Italia è il primo produttore nell’Unione europea con oltre il 50% della produzione e più di 14 milioni di quintali l’anno, abbiamo impegnato il Governo a continuare a intervenire nelle competenti sedi comunitarie a tutela del mercato italiano del riso, in particolare affinché sia attivata la clausola di salvaguardia rispetto alle importazioni a dazio zero; a intervenire a livello europeo per l’attivazione di adeguate misure di controllo e di garanzia in relazione ai modelli di produzione dei Paesi terzi con particolare riguardo al rispetto dei diritti sociali, alla salvaguardia ambientale e alla sicurezza e salubrità dei prodotti; ad adottare le iniziative necessarie per rendere immediatamente applicabile al riso e ai prodotti a base di riso la normativa sull’etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari; ad assumere iniziative per innovare la normativa nazionale vigente disciplinando sist emi di etichettatura volti ad indicare la varietà del riso e dei prodotti a base di riso; ad adottare idonee iniziative normative volte ad introdurre sanzioni accessorie affinché siano resi noti e pubblici i riferimenti degli operatori eventualmente coinvolti in pratiche commerciali ingannevoli, fraudolente o scorrette, finalizzate a immettere sui mercati finti prodotti made in Italy, nonché i dati dei traffici illeciti accertati; ad avviare un programma di comunicazione, su scala europea ed internazionale, sulla qualità del riso italiano valorizzando le peculiarità di sostenibilità ambientale e di salubrità delle produzioni italiane.

 

 

Canapa, ma che sia industriale

In Commissione Agricoltura, questa settimana, abbiamo approvato, in sede legislativa, la legge sulla canapa industriale, una norma che permetterà di rilanciare la filiera della canapa italiana. Ora il testo passerà al Senato.

Sono due gli elementi fondamentali di questa legge: l’aumento del principio attivo Thc, dallo 0,2% allo 0,6%, sostanza incriminata che rende psicotropa la pianta, ma che in natura serve a renderla più resistente agli attacchi di insetti e microrganismi e che ora impedirà facili sequestri, e lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per gli impianti di trasformazione.

A questo punto, si potrà creare una realtà produttiva che può far riferimento a settori come il tessile, l’agroalimentare e l’edilizia sostenibile.

 

 Milano crocevia di migranti

Mi fa piacere segnalare che sabato 28 novembre, dalle 9.30 alle 14, in via Sant’Antonio 5, a Milano, l’Associazione Noifuturoprossimo.it-Il Sicomoro organizza un appuntamento, interessante e di ampio respiro, assieme ad altre due importanti realtà milanesi, “Occhisulsociale” e ” Ilcaffègeopolitico”. Si tratta di un laboratorio di approfondimento socio-politico, rivolto preferibilmente alle giovani e ai giovani fino ai trent’anni, sul tema “Mediterraneo e migranti: Milano, incrocio e attraversamento della città”.

 

Qui il volantino per i dettagli

Paolo Cova