Un giorno da non dimenticare
Il 19 luglio ricorre l’anniversario dell’uccisione di Paolo Borsellino e di Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Voglio ricordare il loro sacrificio per il nostro bene, voglio ricordare che sulla loro strada per riportare il nostro paese nella legalità e contro la mafia e la malavita organizzata hanno trovato molti ostacoli.
La lezione che dobbiamo portare a casa è che è importante ricordare e formare noi stessi al’attenzione ai fenomeni malavitosi, ma ci è richiesta una attenzione continua.
Nessuno ne è esente!
Mai come in questi anni, la mafia e la malavita organizzata si sono trasformate con imprese e attività spesso “invisibili”, ci circondano ma non appaiono.
Le vicende di questi ultimi anni ci dicono che alcuni apparenti vantaggi, si sono poi rivelati un legame molto stretto con la malavita.
Meglio continuare a vigilare per combattere questo cancro della nostra società che cedere a piccoli e immediati vantaggi
Rivoluzione nella Pa
Nel nome di una maggiore efficienza e di una minore burocrazia, alla Camera abbiamo approvato la riforma della pubblica amministrazione la cui ratio non è rivolta esclusivamente ai 3 milioni di dipendenti pubblici, ma a tutti gli italiani. L’obiettivo: creare, mediante la garanzia della certezza e della trasparenza, una pubblica amministrazione più semplice e più competente.
Cercherò di riassumervi i contenuti del nuovo passo sulla strada delle riforme di questo Governo. Intanto, la rivoluzione digitale: il fine è ridurre la necessità di recarsi fisicamente negli uffici pubblici garantendo il diritto di accesso. Banda larga, Wifi, credito telefonico per i micropagamenti, diffusione dei pagamenti elettronici nella pa, Pin unico sono solo alcuni degli strumenti per permetterlo.
Altro passaggio importante per i cittadini: entra nel procedimento amministrativo il nuovo istituto generale del silenzio assenso. Anche qui l’obiettivo è ribaltare la logica per la quale oggi molte amministrazioni si bloccano, non comunicano o comunicano male tra loro, creando un’incertezza di tempo e regole e quindi un danno al cittadino.
Ancora: tempi dimezzati per le pratiche relative a rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale o avvio di attività imprenditoriali; interventi più definiti e precisi per quanto riguarda le norme anticorruzione e la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni; riduzione degli uffici e del personale destinati ad attività strumentali e soppressione o riordino degli uffici e organismi disfunzionali; taglio degli enti pubblici che presentino sovrapposizioni di funzioni o duplicazioni; potenziamento delle forze di polizia, i cui corpi passeranno da 5 a 4 con un riordino delle funzioni nel campo della sicurezza agroalimentare e del Corpo forestale dello Stato; ottimizzazione dell’efficacia delle funzioni del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, mediante la riforma dell’ordinamento e della disciplina del personale; numero unico per le emergenze, ovvero il 112; integrazione tra Corpo delle capitanerie di Por to e Marina militare; trasferimento delle funzioni del Pra (Pubblico registro automobilistico) al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, con rilascio di un documento unico di circolazione e proprietà dei veicoli; prefetture trasformate in Ufficio territoriale dello Stato e ridotte in base a criteri che faranno riferimento alla popolazione, alla criminalità, agli insediamenti produttivi e anche al fenomeno delle immigrazioni sui territori che si affacciano al mare; semplificazione e coordinamento delle norme riguardanti l’ordinamento sportivo e trasformazione del Comitato italiano paralimpico in ente autonomo di diritto pubblico; riforma e riorganizzazione delle camere di commercio.
Per quanto riguarda, poi, gli incarichi dirigenziali, vengono previsti una nuova disciplina e alcuni provvedimenti davvero innovativi come lo stop agli incarichi “a vita”, ma di massimo 4 anni di durata, con rinnovi limitati e giustificati, e persino la revoca dell’incarico. Nel contempo verrà omogeneizzato il trattamento economico. Prevista anche una nuova disciplina degli incarichi di direttore generale, di direttore amministrativo e di direttore sanitario delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale.
A Rogoredo si aspetta la Polfer
Dopo gli ultimi gravi episodi di aggressione a danni di personale ferroviario, si è tornato a parlare della riapertura dell’ufficio Polfer di Milano Rogoredo. Ma senza alcuna certezza sui tempi. Per questo ho depositato un’interrogazione al Ministro dell’Interno al quale chiedo di sapere quali iniziative intenda assumere, affinché si possa riaprire l’ufficio in modo da poter aumentare la percezione di sicurezza dei viaggiatori e del personale ferroviario.
Nel documento gli ricordo che già il 27 marzo 2013 il Dipartimento della Pubblica sicurezza avviava un confronto con le organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato avente per oggetto l’istituzione del Posto di Polizia Ferroviaria di Milano Rogoredo, chiuso nell’anno 2004. La riapertura veniva motivata come un progetto più ampio di rimodulazione degli uffici di Polizia finalizzata a dare più efficacia ed efficienza alla luce delle mutate esigenze di sicurezza che imponevano un riposizionamento dei presidi di sul territorio sulla base del traffico ferroviario e viaggiatori. A ciò si sono aggiunti i recenti fatti di cronaca.
Ma a oggi non siamo a conoscenza del futuro dell’ufficio, nonostante da Rogoredo transitino giornalmente circa mille convogli, tra arrivi e partenze, come Freccia Rossa, Italo, Intercity, Passante ferroviario, treni regionali, oltre alle tre linee della metropolitana.
Appuntamento a Cassano d’Adda
Venerdì 24 luglio alle ore 20.00 sono alla Festa del PD di Cassano d’Adda presso Giardino Circolo PD via Quintino di Vona 29/q a Cassano d’Adda