Cosa cambia in nome dell’Europa
Con 310 voti a favore, 21 contrari (Lega e Fdi) e 95 astenuti (M5S e Fi), alla Camera abbiamo approvato la Legge europea 2014, che ora va al Senato.
Questo provvedimento rappresenta, insieme alla legge di delegazione europea, uno dei due strumenti di adeguamento all’ordinamento dell’Unione europea. In particolare, vi sono inserite le disposizioni finalizzate a porre rimedio al non corretto recepimento della normativa dell’Ue nell’ordinamento nazionale, nei casi in cui il Governo abbia riconosciuto la fondatezza dei rilievi mossi dalla Commissione europea nell’ambito di procedure di infrazione o di pre-infrazione.
Ecco che allora i vari articoli intervengono sulle materie più disparate: la libera circolazione delle merci, abrogando la disciplina relativa alla commercializzazione degli apparecchi ricevitori per la televisione in tecnica analogica, oramai obsoleti; numerose disposizioni riguardano la libera circolazione delle persone, dei servizi e dei capitali, come l’importazione di prodotti petroliferi da Paesi terzi, il Codice delle comunicazioni elettroniche, i servizi di radiodiffusione sonora in onde medie a modulazione di ampiezza o le disposizioni del Codice della proprietà industriale relative alle domande di brevetto o di marchio.
In materia di giustizia e sicurezza, vengono apportate modifiche alla disciplina dell’immigrazione e dei rimpatri, rendendoli più stringenti. Sui trasporti si interviene sui requisiti per il rilascio delle patenti di guida, sui requisiti richiesti agli esaminatori e si provvede all’eliminazione di alcune limitazioni alla guida dei minorenni titolari di patenti.
Altre novità riguardano la materia fiscale, il lavoro e la politica sociale, quindi anche la salute e la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili, la salute pubblica e la sicurezza alimentare – in particolare si interviene sul sistema di identificazione degli animali della specie bovina negli scambi intracomunitari –, la materia ambientale, modificando la disciplina relativa alla cattura di uccelli a fini di richiamo e intervenendo sui divieti relativi al commercio di specie di uccelli viventi.
È ora di regolare le unioni civili
Questa settimana, in Aula, sono state discusse alcune mozioni relative alla trascrizione dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso. Come sapete, è successo un po’ di tutto su questa materia: molte coppie hanno contratto, appunto, un matrimonio all’estero e hanno chiesto al proprio Comune di poterlo vedere riconosciuto in Italia. Alcuni sindaci lo hanno fatto, altri no, altri ancora sono stati smentiti dai loro Prefetti. Va messo ordine. L’unica mozione approvata alla Camera è stata quella del Pd che ha impegnato il Governo, ad adottare le misure necessarie per garantire un eguale trattamento delle medesime situazioni su tutto il territorio nazionale. Ma anche a intervenire, nell’ambito delle proprie prerogative, a legiferare sul tema delle unioni civili.
Meno denaro contante, più sicurezza
Questa settimana, inoltre si è discusso di mozioni riguardanti la circolazione del denaro contante. I motivi sono tanti. Ad esempio, il costo del contante che, secondo la Banca d’Italia, ripartito tra istituti bancari e imprese, è di circa 8 miliardi di euro l’anno, pari allo 0,6% del prodotto interno. Ma c’è anche la necessità di contrastare il riciclaggio e l’evasione fiscale che, secondo il rapporto presentato dal Ministro dell’economia e delle finanze, assume nel nostro Paese dimensioni ancora molto ampie e complesse. Inoltre, l’adozione anche nella pubblica amministrazione di strumenti di pagamento digitali può avere effetti positivi in termini di riduzione dei costi e dei rischi connessi, come di maggiore efficienza nella gestione dei servizi al cittadino.
Si impegna, perciò, il Governo a definire in tempi brevi l’attuazione del regolamento Ue sui tetti alle commissioni interbancarie nelle parti in cui è lasciata la facoltà al Paese membro di adottare determinate misure, con la finalità di ridurre il costo dei mezzi di pagamento elettronici in Italia, e ad assumere iniziative normative volte, da una parte, a incentivare gli strumenti di pagamento elettronici e a ridurne il costo e, dall’altra, contestualmente e condizionatamente, a valutare l’opportunità di rivedere la disciplina vigente in tema di uso del contante, ponendo l’Italia in linea con gli altri Stati europei che adottano restrizioni sulla circolazione della carta moneta e hanno raggiunto una significativa diffusione dei mezzi di pagamento diversi dal contante.
Trattati e accordi: le novità
Settimana di ratifiche, questa. Abbiamo, dunque, approvato la ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo italiano e l’Organizzazione mondiale della Sanità – Ufficio regionale per l’Europa – concernente l’Ufficio europeo Oms per gli investimenti in salute e per lo sviluppo; la ratifica ed esecuzione dell’Accordo di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l’Ucraina, dall’altra; l’adesione della Repubblica italiana alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla riduzione dei casi di apolidia (soggetti privi di cittadinanza), fatta a New York il 30 agosto 1961; la ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kazakhstan di cooperazione nel contrasto alla criminalità organizzata, al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, di precursori e sostanze chimiche impiegat e per la loro produzione, al terrorismo e ad altre forme di criminalità. Provvedimenti che passano ora all’esame del Senato.
Sono stati inoltre approvati in via definitiva la ratifica ed esecuzione del Trattato in materia di assistenza giudiziaria penale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati uniti messicani; la ratifica ed esecuzione del Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani; la ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori.
Parliamo di latte
Vi anticipo un incontro, organizzato dalla collega di Commissione Agricoltura Veronica Tentori, cui parteciperò e che si terrà sabato 20 giugno, alle 10.30, nella sala conferenze Sandro Pertini della Biblioteca comunale di Bulciago, sul tema “Le prospettive della zootecnia: dalla nuova Pac al Decreto latte”. Il programma prevede i saluti del sindaco Luca Cattaneo, l’intervento mio, della collega Tentori e di Antonio Ciappesoni, allevatore e presidente dell’Associazione provinciale Allevatori Como-Lecco, oltre a quello di esponenti della Fiera zootecnica di San Gaetano e di allevatori e produttori locali.
L’obiettivo dell’incontro è parlare della fase di grandi cambiamenti che coinvolgono l’intero settore della zootecnia e del lattiero caseario, considerando la fine del regime delle quote latte, gli scenari del mercato agroalimentare internazionale e l’entrata in vigore della nuova Politica agricola comunitaria 2014-2020.
Ma sarà anche l’occasione per confrontarsi sulle strategie messe in campo dal Governo attraverso il cosiddetto Decreto latte ora in discussione alla Camera, in cui è previsto un rafforzamento degli strumenti contrattuali e una migliore organizzazione interprofessionale della filiera, oltre alla declinazione dei punti di intervento previsti per il Fondo per la qualità del latte, introdotto nell’ultima Legge di stabilità.
Paolo Cova