Decreto latte: i miei suggerimenti
Alla Camera stiamo lavorando sul Decreto legge n. 51, ovvero quello che prevede “Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale, e di razionalizzazione delle strutture ministeriali”. Ho presentato una serie di emendamenti all’articolo 2.
Per quanto riguarda le norme che regolano i contratti, ho depositato alcune mie proposte per fronteggiare la crisi del settore lattiero-caseario e garantire un ordinato e sostenibile superamento del regime delle quote latte. In un emendamento suggerisco di modificare il comma dove si prevedono le modalità per calcolare i costi medi del prezzo del latte al produttore poiché ritengo che vada collegato alla spesa del consumatore, per evitare eccessi, sia per il latte crudo sia per i derivati. Insomma, la battaglia che, come sapete, sto portando avanti da tempo.
Per quanto riguarda, invece, le quote latte, chiedo che per le aziende vengano inserite una o piu classi di compensazione nel caso ci sia ancora disponibilità di quota e per evitare che vengano fatte pagare multe in eccedenza a quelle che effettivamente dobbiamo pagare alla Ue. Tali aziende rientrano in piu scaglioni progressivi con tetti di riferimento che vanno : dal 12% al 20%, dal 20% al 30%, dal 30% al 50% e oltre il 50% .Resta comunque il vincolo del 6% di compensazione per evitare che gli allevatori che hanno rispettato da subito la norma di legge, si vedano penalizzati.
Per i Psr la Lombardia non c’è
L’assessore regionale all’Agricoltura ha sempre assicurato che la Lombardia sarebbe stata la prima a ottenere i fondi del Programma di sviluppo rurale, perché aveva presentato la documentazione tempestivamente, e che semmai erano le altre regioni in ritardo. Invece, guarda caso, la Commissione europea ha dato il via libera ai finanziamenti del Psr al primo gruppo di italiane e la Lombardia non c’è.
Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Provincia autonoma di Bolzano possono iniziare a sostenere lo sviluppo agricolo dei propri territori, mentre la nostra regione resta a bocca asciutta. Mi viene un dubbio: non è che nonostante le granitiche certezze dell’assessore gli altri si sono attivati più celermente?
Qualunque sia il motivo, a metà dell’anno, la Lombardia, che è la prima regione agricola d’Italia, non è fra le prime a vedere partire il Psr e le aziende agricole lombarde devono ancora aspettare e sono costrette a vedere congelati 1.150 milioni di euro che sarebbero una vera boccata di ossigeno per il sistema agricolo lombardo. Forse alle tante parole devono seguire i fatti!
A tavola con noi parlamentari
Per chi non lo sapesse, dal 28 maggio al 7 giugno, a Pregnana Milanese, nell’area feste di via Gallarate, si sta tenendo la Festa de l’Unità 2015. E ve lo dico perché domenica 7 giugno, alle 12, se volete fare un salto a Pregnana, potrete partecipare all’interessante iniziativa intitolata “A pranzo con il Partito democratico” che si tiene proprio al ristorante della festa. Un’occasione di incontro e di scambio cui parteciperò assieme ai colleghi parlamentari Eleonora Cimbro e Vinicio Peluffo. Clicca qui per la locandina.
Due “Expo” in mostra
Mi preme segnalarvi questa iniziativa. La Fondazione Carlo Perini, con il patrocinio del Comune di Milano, ha organizzato la mostra documentaria di stampe e fotografie “Dall’esposizione internazionale di Milano del 1906 a Expo 2015”, che si tiene nella Sala Torretta della Villa Scheibler, in via Felice Orsini, 21, a Milano.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 ottobre e si può visitare durante gli orari di apertura della Villa Scheibler. Per informazioni tel. 02/88445360.
Paolo Cova