Lotta al doping: depositata risoluzione firmata da 60 parlamentari: Malagò e il Coni ci affianchino in questa battaglia

Sono circa 60 i parlamentari che hanno sottoscritto la risoluzione per la lotta al doping, depositata pochi minuti fa dal primo firmatario e​ propositore, l’on. Paolo Cova del Pd, maratoneta e ultramaratoneta che sta conducendo una battaglia contro questo grave malcostume italiano, con l’on. Laura Coccia.

“Con questa risoluzione vogliamo riportare l’Italia alla normalità, perché in questo momento stiamo vivendo purtroppo nell’emergenza, dal punto di vista della verifica dei casi di doping tra gli atleti professionisti”, dice senza mezzi termini Cova.

E ripete quello che sta affermando ormai da settimane: “Serve un’agenzia terza che ci tolga dall’impaccio di una situazione in cui controllore e controllato coincidono – ricorda facendo chiaro riferimento al Coni –. La legge 376/2000 già la prevede: è ora di applicarla”.

Sulla soluzione proposta nei giorni scorsi dal presidente del Coni Malagò, l’on. Cova è chiaro: “I Nas rispondono alla Magistratura, non al Comitato olimpico. Anzi, ci mancherebbe solo questo ulteriore conflitto. Non complichiamoci la vita nel mondo dello sport, ma piuttosto semplifichiamocela: l’​Agenzia terza è la soluzione giusta”.

La risoluzione chiede proprio questo al Governo: “Creare una Agenzia Nazionale Antidoping indipendente sia dal Coni che dal Governo con una propria autonomia finanziaria e non soggetta a tutela da parte dei Ministeri, le cui competenze devono riguardare l’organizzazione dei controlli antidoping; il prelievo dei campioni biologici e le loro analisi; lo sviluppo dei procedimenti disciplinari riguardanti i tesserati delle diverse federazioni sportive nazionali o la stessa Agenzia; il rilascio dell’autorizzazione di uso fini terapeutici di farmaci vietati per doping; l’attività di ricerca; l’attività di prevenzione; la partecipazione ad attività internazionali; i rapporti con il Governo, con i Ministeri competenti in tema di controlli antidoping e con i diversi organismi sportivi; ad attivare, così come è previsto dalla Legge 376/2000, i Laboratori regionali di base per effettuare analisi del sangue a tutela della salute e per prevenire il doping nei giovani e tra gli sportivi amatoriali, conferendo inoltre mandato alla costituenda Agenzia Nazionale Antidoping perl’organizzazione di indagini connesse con il doping”.

Un’agenzia indipendente anche da un punto di vista finanziario e “senza alcun aggravio per lo Stato”, poiché le si attribuirebbero “i fondi attualmente trasferiti su base annua al Coni e alla Commissione di Vigilanza per i controlli e il contrasto al doping”.

A guidarla un “Commissario di indubbia autonomia rispetto alle Federazioni sportive e al Coni e di comprovata professionalità e competenza specifica”, come è stato fatto con Cantone per Expo, aggiunge Cova.

La risoluzione verrà ora esaminata e votata dall​a​ Commission​e parlamentare competente​.

Roma, 30gennaio 2015