Ambiente, Cova (Pd): Smantellato laboratorio mobile ambientale, Provincia rinuncia ad attività di controllo
Milano, 20 febbraio 2011 – Il Laboratorio Mobile per la Tutela Ambientale della Provincia di Milano da quasi un anno non fa nessun controllo e giace abbandonato e smantellato in un parcheggio della sede della Polizia provinciale di Milano, in via Principe Eugenio. I 150 mila euro serviti per allestirlo sono così finiti nel cestino. Tanto infatti era costato l’allestimento del veicolo fuoristrada. Questa la denuncia fatta dal gruppo provinciale del Partito Democratico che in merito ha anche presentato un’interrogazione.
Paolo Cova è il consigliere del Pd che questa mattina si è recato presso la sede della Polizia Provinciale per verificare lo stato del mezzo: “Mi hanno confermato che le attrezzature sono state smontante e riposte in uno sgabuzzino. A quel punto ho chiesto di poter visionare l’interno del Laboratorio mobile, ma nessuno aveva le chiavi per aprirlo. Una prova ulteriore, se mai ce ne fosse bisogno, che non è utilizzato da tempo”.
“Dal 2007 era operativo – continua Cova – e lo conferma il sito della Provincia, ‘un Laboratorio mobile ambientale costituito da un veicolo fuoristrada attrezzato delle più moderne tecnologie e apparecchiature per la rilevazione, il monitoraggio e l’analisi strumentale , ‘in loco,’ di qualsivoglia inquinante potenzialmente presente in acqua, suolo e aria’. Questo mezzo era stato concepito per intervenire in maniera rapida ed efficace sui reati ambientali. Nel 2008 sono stati effettuati quasi 200 controlli, nel 2010, a quanto mi risulta, solo 3. Quello che allora fu uno strumento all’avanguardia, il primo Laboratorio Mobile Ambientale in Italia in dotazione a un corpo di Polizia Locale, cofinanziato dalla Regione Lombardia, è ora abbandonato e in totale disuso”.
“Con tutti i problemi ambientali e vicende che hanno creato allarmi in Provincia di Milano – aggiunge Cova – dall’area della ex Sisas di Pioltello, dagli odori nauseanti provenienti dalla Euroguss di Vittuone, dalla Cava di Bollate ai cantieri della Brebemi sequestrati, non è certo il momento di abbassare la guardia. Qui non si tratta solo di uno spreco ingente di risorse, ma anche di mancanza di controllo e monitoraggio dei reati ambientali, di scarsa efficienza della struttura. Senza contare il personale altamente specializzato che era stato formato”.
“Eppure ancora oggi – conclude Cova – il Laboratorio Mobile Ambientale capeggia come fiore all’occhiello sul sito della Provincia. In realtà, come ho potuto verificare, è solo una presa in giro”.