On. Cova: “Sì alla mozione sugli F35, ma la difesa della Patria è anche nell’impegno sociale non armato”

Ha espresso voto favorevole alla mozione della maggioranza sugli F35 anche Paolo Cova, parlamentare del Pd, che ha sollecitato l’inserimento, nel testo, di un passaggio che ritiene fondamentale: “Il secondo capoverso è quello che, secondo me, rende questa mozione assolutamente adeguata ai tempi che stiamo vivendo, ed è quello che recita: ‘L’articolo 52 della Costituzione, interpretato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 164 del 1985, riconosce il valore della difesa della Patria anche attraverso la prestazione di adeguati comportamenti di impegno sociale non armato’. Esiste, infatti, tutto un mondo di operatori che attuano una forma di difesa civile per mettere in atto quelle azioni di pacificazione che le forze armate non possono svolgere. In questo senso, l'associazionismo italiano ha sperimentato diverse forme di interventi civili di pace volti alla prevenzione e alla trasformazione dei conflitti attraverso azioni civili non armate e nonviolente. E non dimentichiamo che nel nostro Paese esiste anche il Servizio civile nazionale che ha questi stessi scopi”.

 

Secondo Cova a garanzia di un’azione non belligerante, ma, al contrario, volta al mantenimento della pace, è anche il passaggio della mozione che pone “i fondamenti del nostro modello di difesa in quell’articolo 11 della Costituzione che ripudia la guerra come strumento di offesa. Il fatto che poi, dal 2012, sia il Parlamento ad avere il potere di decidere e valutare sulle scelte militari, cosa che non avveniva prima, e che questo sia chiaramente scritto nella mozione, non dà adito a dubbi: le scelte andranno ben ponderate e non solo sugli F35 ma su tutti i cinque sistemi di arma previsti dai vecchi governi”.

 

Roma, 26 giugno 2013