Martedi 2 marzo è stata convocata una commissione congiunta della Provincia di Milano sul Tema dell'Inquinamento del Fiume Lambro avvenuto nella giornata del 23 febbraio.
La fuoriuscita di materiale dalle cisterne è stata di natura dolosa e per questo ci sono indagini in corso per risalire ai colpevoli.
La Lombarda Petroli era un azienda soggetta alla legge Seveso 2 sugli impianti a grave rischio ambientale. Dallo scorso anno aveva autocertificato la propria declassazione ad azienda non pericolosa Gli idrocarburi fuoriusciti risultano essere circa 2600 tonnellate( cifra fornita dai dirigenti della struttura provinciale) Di questi circa 1200 tonnellate sono stati fermati presso il depuratore di San Rocco a Monza.
Il settore Ambiente della Provincia di Milano è stato allertato alle ore 10.00-10.30 dai vigili urbani di Milano che avevano notato la presenza di idrocarburi nel Lambro all'altezza di via Idro. Nessuna comunicazione, infatti, era pervenuta da Monza che era già in allarme dalle 8.00.
La Prefettura ha convocato il tavolo di crisi alle 14.00 del giorno 23. Stante questa la situazione mi è sembrato opportuno sottolineare
il grave ritardo degli interventi e delle comunicazioni. ritardo tanto più grave se si considera che il fiume Lambro risulta essere uno dei fiumi lombardi con maggiore velocità. Non è un caso, infatti che la macchia di idrocarburi abbia, in meno di 30 ore, percorso più di 90km. Lascia , inoltre, perplessi che nelle prime ore di allarme siano state messe delle barriere assorbenti solo nel tratto di fiume che attraversa il Parco Lambro e che a Melegnano sia stata alzata la diga limitatamente per fermare lo strato superficiale di petrolio.
Intervento risultato, anche alla prova dei fatti, largamente insufficiente.
Ora, ad allarme superato, il problema resta comunque grave ed urgente si pone la necessità di mettere in atto interventi che prevedano il recupero delle acque del fiume, soprattutto in vista delle prossime irrigazioni nelle campagne del milanese.
Per questa settimana è stata convocata nuovamente, su questo tema la commissione provinciale nel corso della quale dovrebbero venire individuati i primi interventi e aggiornata la situazione ambientale.
Ciao Paolo Cova
consigliere provinciale Partito Democratico