Care amiche e amici,
domenica prossima si svolgeranno le elezioni dei delegati alla costituente del Partito Democratico. E’ questo un evento, fino ad ora unico in Italia, che rende direttamente partecipi i cittadini nella scelta del Segretario di un Partito. E’ un’occasione importantissima perché coinvolge sia i consueti elettori che le persone più sensibili nella costruzione di un Partito. Molte riflessioni e discussioni sul Partito democratico hanno occupato spazio sui giornali, nei dibattiti televisivi, fra amici e conoscenti. Mi permetto di aggiungere a queste, anche la mia personalissima opinione. Nel corso di questi mesi molti amici mi hanno confidato i loro dubbi e preoccupazioni circa le scelte che avremmo dovuto fare. La paura di perdere la propria identità, il rischio di non riconoscersi più nei valori che ognuno di noi ha come riferimento erano alcuni di essi. Certamente non si tratta di un passaggio facile e senza difficoltà, pensare ad unire culture diverse e trovare un percorso comune presenta molti ostacoli. In ciò colgo un aspetto tipico dei nostri tempi in cui le persone vivono isolate nel proprio mondo e più facilmente individuano le differenze e le distanze piuttosto che i punti in comune e ciò che avvicina. Tanto più nella politica dove la tendenza è il frazionamento dei partiti e i “distinguo” nei commenti e nelle decisioni. E’ questa la vera sfida di questi giorni! Se mi permettete l’uso, forse improprio, ma senz’altro efficace, spiegherei questo concetto ricorrendo ad alcuni paragoni. Nei secoli scorsi esploratori si sono messi in gioco affrontando l’incerto per scoprire nuovi mondi. La loro costanza è stata premiata! Da sempre scienziati si impegnano a ricercare,a volte con l’impegno di una vita intera, soluzioni ai misteri della natura. Quanti progressi ha compiuto l’umanità grazie ai loro sforzi. E ancora: quanti missionari sono ancora in terra di missione e non hanno paura di perdere la loro fede a contatto di culture diverse. Ecco il percorso del Partito Democratico passa anche attraverso tutto questo. Ognuno di noi si deve sentirsi un esploratore che cerca, insieme ai compagni di viaggio, un cammino politico che non si richiama più a quello esistente fino alla caduta del muro di Berlino. Siamo degli scienziati che studiano il mondo e la società che ci circondano per offrire delle soluzioni ai nuovi problemi partendo dalle conoscenze e culture che ognuno di noi ha acquisito negli anni. Come dei missionari ci confrontiamo con altre culture per crescere con loro e giungere a riscoprire quanto ci unisce. Credo che questa sfida vada affrontata e vissuta così: costruire e non dividere, dimostrare che è possibile, in nome di valori condivisi, camminare insieme per il bene di tutti. Per questo ti invito a votare il 14 ottobre: – per la lista al nazionale (scheda azzurra) I democratici per Enrico Letta.I capilista nel collegio 7 sono gli amici ANDREA FANZAGO e PAOLA SOI LENI – per il regionale (scheda grigia) candidato Martina, lista 1: ambiente, innovazione, lavoro dove ci sono gli amici ELENA ISACCHI e ANGELO MISANI
domenica prossima si svolgeranno le elezioni dei delegati alla costituente del Partito Democratico. E’ questo un evento, fino ad ora unico in Italia, che rende direttamente partecipi i cittadini nella scelta del Segretario di un Partito. E’ un’occasione importantissima perché coinvolge sia i consueti elettori che le persone più sensibili nella costruzione di un Partito. Molte riflessioni e discussioni sul Partito democratico hanno occupato spazio sui giornali, nei dibattiti televisivi, fra amici e conoscenti. Mi permetto di aggiungere a queste, anche la mia personalissima opinione. Nel corso di questi mesi molti amici mi hanno confidato i loro dubbi e preoccupazioni circa le scelte che avremmo dovuto fare. La paura di perdere la propria identità, il rischio di non riconoscersi più nei valori che ognuno di noi ha come riferimento erano alcuni di essi. Certamente non si tratta di un passaggio facile e senza difficoltà, pensare ad unire culture diverse e trovare un percorso comune presenta molti ostacoli. In ciò colgo un aspetto tipico dei nostri tempi in cui le persone vivono isolate nel proprio mondo e più facilmente individuano le differenze e le distanze piuttosto che i punti in comune e ciò che avvicina. Tanto più nella politica dove la tendenza è il frazionamento dei partiti e i “distinguo” nei commenti e nelle decisioni. E’ questa la vera sfida di questi giorni! Se mi permettete l’uso, forse improprio, ma senz’altro efficace, spiegherei questo concetto ricorrendo ad alcuni paragoni. Nei secoli scorsi esploratori si sono messi in gioco affrontando l’incerto per scoprire nuovi mondi. La loro costanza è stata premiata! Da sempre scienziati si impegnano a ricercare,a volte con l’impegno di una vita intera, soluzioni ai misteri della natura. Quanti progressi ha compiuto l’umanità grazie ai loro sforzi. E ancora: quanti missionari sono ancora in terra di missione e non hanno paura di perdere la loro fede a contatto di culture diverse. Ecco il percorso del Partito Democratico passa anche attraverso tutto questo. Ognuno di noi si deve sentirsi un esploratore che cerca, insieme ai compagni di viaggio, un cammino politico che non si richiama più a quello esistente fino alla caduta del muro di Berlino. Siamo degli scienziati che studiano il mondo e la società che ci circondano per offrire delle soluzioni ai nuovi problemi partendo dalle conoscenze e culture che ognuno di noi ha acquisito negli anni. Come dei missionari ci confrontiamo con altre culture per crescere con loro e giungere a riscoprire quanto ci unisce. Credo che questa sfida vada affrontata e vissuta così: costruire e non dividere, dimostrare che è possibile, in nome di valori condivisi, camminare insieme per il bene di tutti. Per questo ti invito a votare il 14 ottobre: – per la lista al nazionale (scheda azzurra) I democratici per Enrico Letta.I capilista nel collegio 7 sono gli amici ANDREA FANZAGO e PAOLA SOI LENI – per il regionale (scheda grigia) candidato Martina, lista 1: ambiente, innovazione, lavoro dove ci sono gli amici ELENA ISACCHI e ANGELO MISANI
Cordiali saluti Paolo Cova